Campobasso

Giuseppe Conte a Campobasso: “Marialuisa è il giusto rinnovamento: sintesi fra esperienza e rilancio per il futuro”

Il presidente del Movimento Cinque Stella ha fatto tappa nel capoluogo di regione dove ha ribadito la solidità delle ragioni che hanno portato a scegliere Maria Luisa Forte candidata sindaco del capoluogo e ha attaccato il Governo Meloni sull'ultimo atto "che umilia la sanità pubblica"

Con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, quando erano passate da poco le 13.30 il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha fatto tappa con il suo tour elettorale anche a Campobasso. Punto d’incontro Piazza Gabriele Pepe, dove a fare calca sono stati soprattutto giornalisti e operatori tv impegnati in una incomprensibile corsa (e liti) per accaparrarsi la posizione migliore.

Giuseppe Conte è stato accolto dalla candidata a sindaco per l’area progressista, Marialuisa Forte, e dagli aspiranti consiglieri pentastellati. Ad aspettarlo anche il coordinatore regionale, Antonio Federico, insieme ai consiglieri regionali Roberto Gravina (ex sindaco pentastellato di Campobasso) e Angelo Primiani nonché assessori e consiglieri uscenti di Palazzo San Giorgio.

Categorico, Giuseppe Conte ha ribadito che sostenere Marialuisa Forte significa “sostenere il giusto rinnovamento per lo schieramento progressista. Quindi possiamo valorizzare l’esperienza amministrativa che si è conclusa, ma rilanciare anche i giusti elementi di rinnovamento”.

Inevitabile un riferimento alla pagina nazionale in merito alla sanità: “Penso che la situazione sia drammatica. Ora, siccome siamo in campagna elettorale, il governo fa un decretino, ma per tagliare le liste d’attesa bisogna investire seriamente così come sulla politica del lavoro con 32 ore a parità di salario a settimana; salario minimo legale per tutti e, ovviamente, anche un reddito di cittadinanza europeo”.

Quanto al voto per le Europee ha sottolineato che “alcuni leader chiedono il voto per andare in Europarlamento, sapendo già che non ci andranno. Anzi, ho fatto una proposta di legge per rendere incandidabili i membri del governo e del parlamento italiano. In questo scenario ingannevole risalta ancora di più la candidatura di Giorgia Meloni: non si è mai visto un Presidente del Consiglio che fa finta di voler andare all’Europarlamento con la scusa di fare un referendum su di lei e questo è un inganno senza soluzione”.