A palazzo san giorgio

Forte prima sindaca a Campobasso, coraggio e fermezza: “Dobbiamo preoccuparci della città, no a conflitti, sì a confronto costruttivo”

In Municipio, il giudice Roberta D'Onofrio ha formalizzato la proclamazione. La sindaca uscente, Paola Felice, ha consegnato alla neoeletta la fascia tricolore. Un tripudio di donne e coraggio per "un lavoro importante che ci aspetta - ha detto la Forte - perchè ora dobbiamo preoccuparci soltanto dei campobassani"

Nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, il momento della proclamazione del nuovo sindaco e quello del passaggio di consegne col precedente, vede sulla scena tre donne: il giudice Roberta D’Onofrio, la sindaca Paola Felice e la neoeletta Marialuisa Forte.

Un momento immortalato che – al di là delle legittime posizioni politiche di ognuno – trasmette, a prescindere, un messaggio di freschezza. Cambiamento e modernità.

E il clima che si respira è di quelli belli e distesi; seppure nella consapevolezza che il lavoro ormai alle porte non sarà altrettanto calmo e pacifico. Perché c’è un consiglio da formare con 17 consiglieri di centrodestra.

Marialuisa Forte si commuove all’atto della proclamazione, ancor più quando Paola Felice, che l’ha preceduta sullo scranno più alto di Palazzo San Giorgio, le consegna la fascia da sindaco. Si emozionano un po’ tutti, sono lacrime e applausi. E’ il segnale di una battaglia politica certamente sofferta ma anche quello che convalida, adesso, una responsabilità che Marialuisa Forte per prima, sente appieno sulle sue spalle: amministrare – e farlo bene – Campobasso.

Si commuove ma non è debolezza la sua, è forza e coscienza del compito che l’attende. Di cui si assume oneri ed onori. Senza farsi sconti: “Adesso – dice – devo preoccuparmi dei cittadini di Campobasso”.

Proclamazione sindaca Maria Luisa Forte felice

Da domani si entra nel vivo del lavoro, soprattutto quello di formare un Consiglio comunale che sia in grado di amministrare, di garantire il reperimento dei fondi del Pnrr e quindi perseguire la crescita e lo sviluppo del capoluogo di regione. Qui viene fuori la determinazione e la trasparenza (valore aggiunto) di Marialuisa Forte: “Io credo che ogni consigliere eletto, sia da una parte che dall’altra, se ha scelto di candidarsi ad amministrare questa città lo ha fatto perché ha a cuore le sorti di Campobasso. Quindi sono fiduciosa perché tutti gli eletti partono da un principio che ci accomuna: il bene di Campobasso”. Consapevole dei principi che legano ad uno schieramento politico piuttosto che ad un altro, aggiunge: “Si ragiona per priorità. E la nostra priorità è l’interesse dei nostri cittadini”.

Proclamazione Forte

Nessun conflitto con il centrodestra, anzi categoricamente dice: “Conflitto è una parola che non mi appartiene. Non ci è appartenuta in campagna elettorale e non ci apparterrà mai. Abbiamo provato ad essere sempre propositivi e mai polemici se non quando alcune dichiarazioni nei nostri confronti non potevano restare senza chiarimenti da parte nostra. Sono del parere che per amministrare non debba esserci conflitto, l’ho detto più volte e lo ribadisco adesso: mi piacerebbe un consiglio comunale come laboratorio di idee e luogo di confronto. Di confronto democratico”.

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