Termoli

Il Consiglio che sarà: 13 uscenti riconfermati, 11 novità (non tutti volti nuovi). Solo 6 le donne

Sono ancora diverse le variabili (e dunque la composizione potrebbe parzialmente cambiare). Prima fra tutte, quando il neo sindaco Nico Balice comporrà la sua Giunta di Assessori si apriranno le porte dell'aula consiliare per alcuni, al momento primi dei non eletti. Ecco chi può sperare ed ecco chi sono i grandi esclusi

Tra i 24 consiglieri (sicuramente) eletti – potrebbero aggiungersi altri nomi in maggioranza a seguito della composizione della Giunta che permetterà l’ingresso dei primi dei non eletti – figurano 13 volti (di cui 3 della minoranza uscente, tutti gli altri della maggioranza tra assessori e consiglieri nonché il presidente del Consiglio) della ‘continuità’. 11 sono invece new entry, ma tra queste ci sono esponenti che già in passato si sono seduti sui banchi dell’aula consiliare.

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CHI RESTA SUI BANCHI

Annibale Ciarniello

Le riconferme – prima fra tutte quella del neo sindaco Nico Balice, fino a qualche giorrno fa Assessore all’Urbanistica – portano il nome di Annibale Ciarniello, appunto l’uscente presidente del Consiglio Comunale, risultato primo degli eletti nel partito più votato ovvero Fratelli d’Italia, e poi dell’assessore al Sociale uscente Silvana Ciciola, arrivata 2° nella competizione interna di FdI, di Alberto Montano, consigliere uscente e 6° nella lista FdI, di Enrico Miele, consigliere uscente primo per Forza Italia. A seguire sempre in FI il consigliere Vincenzo Sabella, l’assessore al Bilancio Giuseppe Mottola e il consigliere Costanzo Pinti. Riconferma – e che riconferma visto il dato delle preferenze – per l’assessore (a Sport, Turismo e Cultura) Michele Barile. Ri-entrano (senza esserne mai usciti praticamente) anche Bruno Fraraccio, secondo tra gli eletti della Lega, Toni Spezzano (lista del sindaco) e poi i consiglieri di minoranza Manuela Vigilante e Marcella Stumpo (entrambe candidate a sindaco arrivate rispettivamente 2° e 4°) e Oscar Scurti per il Pd dove è risultato primo della lista.

CHI ENTRA – O RIENTRA

Cesa cocomazzi

Le new entry come detto sono 11, ma non sono tutti volti nuovi alla politica. Nell’ordine delle liste sono: per Fratelli d’Italia raccoglie il testimone del padre Basso Antonio Di Brino il figlio Salvatore, e poi per FdI entrano anche l’avvocato Paola Cecchi e Marco Verini. Nessun volto nuovo in Forza Italia, che si è vista assegnati 4 posti in maggioranza presi da uscenti. I 3 seggi ottenuti dalla lista Diritti e Libertà Molise sono appannaggio, oltre che di Barile per cui è facile ipotizzare un ingresso in Giunta, di Nicola Felice (il presidente del Comitato San Timoteo, già in passato con ruoli politici in Comune) e della preside (dell’istituto comprensivo Achille Pace) Luana Occhionero che invece si affaccia in Municipio per la prima volta. Passando alla Lega, che ha ottenuto 2 consiglieri attestandosi su una percentuale poco sopra il 9%, i più votati – e quindi eletti – sono il consigliere uscente Bruno Fraraccio e – campione di preferenze in quella lista ‘apparentata’ con l’UdC – il centrista Michele Cocomazzi, ex assessore che ritorna sulla scena politica dopo 10 anni di assenza. La lista del sindaco – Termoli Insieme, federata con Noi Moderati – piazza 2 consiglieri e si tratta dell’uscente Spezzano e dell’ex (il suo dunque è un ritorno) Francesco Panico. Tra le 6 liste a sostegno del candidato vincente di centrodestra quella dei Popolari ha ottenuto poco meno dell’8% e ha ottenuto 2 consiglieri. E qui sono due novità: Mariella Vaino ed Angelo Marinucci.

Joe Mileti

Capitolo minoranza, come detto ‘ridotta’ a 5 soli esponenti. I loro nomi sono – innanzitutto – Vigilante, Mileti e Stumpo. Se per le due donne candidate a sindaco sarà una sorta di prosieguo dell’attività di opposizione svolta negli ultimi 5 anni, per l’avvocato penalista – candidato civico e, come da lui più volte rimarcato, alla guida di un movimento di cittadini – sarà una prima volta. Non sarà una prima volta per Oscar Scurti, come Vigilante da 10 anni in Consiglio (prima in maggioranza con Sbrocca, poi all’opposizione con Roberti-Ferrazzano). Infine, torna in Consiglio Mario Orlando, già consigliere nella consiliatura di Angelo Sbrocca, in quanto unico eletto nella lista – l’unica delle 3 di Joe Mileti che ha superato la soglia di sbarramento – Voglia di Termoli.

PARITÀ DI GENERE?

Nel nuovo consiglio (che ricordiamo non essere definitivo perchè con il meccanismo della surroga, una volta composta la Giunta di Assessori entreranno i primi dei non eletti) saranno 18 gli uomini (più il sindaco) e solo 6 le donne. Di queste, 2 sono di Fratelli d’Italia (Ciciola e Cecchi), una della lista Diritti e Libertà (Occhionero), una per i Popolari (Vaino), e 2 della minoranza (Vigilante e Stumpo, dunque Pd e Rete della Sinistra). Ergo: le donne elette rappresentano 1/4 del totale. Ma la spropozione è dovuta in particolarre alla maggioranza che su 19 seggi ne riserva alle donne solo 4.

manuela vigilante paola cecchi

I PRIMI DEI NON ELETTI… CHE SPERANO IN UN POSTO AL SOLE

Avanti un altro? Ecco chi può sperare. Papabilissimo l’ingresso in consiglio di Francesco Rinaldi, in quota FdI. Dal momento che è questa la lista che ha ottenuto la percentuale maggiore (e di conseguenza l’assegnazione del maggior numero di seggi), il longevo consigliere (che prima vestiva la casacca di Forza Italia) siederà con buona probabilità in Consiglio. In FdI potrebbe però sperare anche il giovane Giuseppe Terone, secondo dei non eletti. In Forza Italia è sfumata l’elezione diretta, ma rimane la possibilità di entrare, per Agostino De Fenza. Dopo di lui ci sarebbe la consigliera uscente – da diversi anni in Consiglio – Fernanda De Guglielmo. Per Diritti e Libertà il primo dei non eletti è il docente-chef Maurizio Santilli che dovrà tenersi pronto perchè, visto il record di 944 voti ottenuti, è quantomeno verosimile l’ingresso in Giunta (magari anche con il ruolo di vicesindaco?) per Michele Barile. Per la Lega il primo dei non eletti, e che dunque può sperare, è il consigliere uscente Pino Nuozzi. Nella lista del sindaco (Termoli Insieme con Noi Moderati) la prima dei non eletti è una donna: l’avvocato Monica Mastrantonio che ha ottenuto un buon bottino di voti. Infine i Popolari: casomai uno dei due eletti dovesse entrare in Giunta si spalanchebbeo le porte per Timoteo Gennaro Fabrizio (uscente e con un curriculum composito di partecipazione politica comunale).

C’è infine una possibilità: qualora l’eletta Marcella Stumpo – per gli stessi motivi personali che l’hanno tenuta lontana dalla campagna elettorale – dovesse rinunciare al suo seggio, al suo posto entrerebbe il più votato della lista Termoli Bene Comune-Rete della sinistra ovvero Andrea Barone.

CHI RESTA FUORI

Andrea Montesanto

Oltre al grande escluso che risponde al nome di Movimento 5 Stelle, i singoli nomi che restano fuori sono – tra gli altri – quello della ormai ex assessora all’Ambiente Rita Colaci (che si è ripresentata con la Lega ma che stavolta rimane a bocca asciutta) e il consigliere Nicola Malorni, secondo dei non eletti tra i Popolari. Infine gli esclusi – probabilmente i più delusi dal risultato delle urne – sono Andrea Montesanto, candidato sindaco con la lista Costruire Democrazia e che non entrerà in Consiglio per una manciata di voti, e Daniela Decaro, candidata sindaca con la lista Termoli Libera e consigliera uscente (nel 2019 era stata eletta con il M5S).

Decaro lista sede
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