Campobasso

Accoltellato e operato durante la notte: l’aggressore è accusato di tentato omicidio, la Procura lo denuncia a piede libero

Il sostituto di turno non ha ritenuto di richiedere la misura coercitiva dell'arresto perchè venuta meno la flagranza di reato: quando i carabinieri sono arrivati sul posto, l'uomo, infatti, aveva già fatto ritorno a casa. Rischia tuttavia l'arresto, che potrebbe essere formalizzato nelle prossime ore, perchè era sottoposto all'affidamento in prova in seguito alla revoca della reclusione da cui era stato colpito a causa di precedenti specifici. Il difensore Silvio Tolesino: "Al momento non ho niente da dire, vediamo come evolve in attesa degli atti"

L’uomo aggredito ieri sera  – domenica 9 giugno – con un colpo all’addome di coltello a serramanico, è stato operato al Cardarelli durante la notte. E’ arrivato al pronto soccorso in codice giallo ma le condizioni si sono aggravate una volta in ospedale perchè il fendente aveva colpito gli organi vitali causando una emorragia tamponata con un intervento chirurgico dai sanitari dell’ospedale. Non è più in pericolo di vita ed è stato ricoverato nel reparto di chirurgia.

Mentre in ospedale operavano la vittima, i carabinieri – attorno alle 2 – hanno portato in caserma colui che è stato identificato come il presunto aggressore. Un uomo di 30 anni, di Campobasso, ex compagno della donna che aveva iniziato una relazione con il giovane ferito. Negli uffici di via Mazzini era presente anche il sostituto procuratore Vittorio Gallucci. Gli inquirenti avrebbero voluto sottoporre ad interrogatorio il 30enne per ricostruire la dinamica dei fatti ma l’uomo, nominato difensore di fiducia l’avvocato Silvio Tolesino, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Stando quindi alle testimonianze raccolte negli attimi successivi all’aggressione, il magistrato non ha avanzato la richiesta di misura cautelare. Venuta meno la flagranza di reato, è stato quindi denunciato a piede libero e l’accusa formalizzata in queste ultime ore è quella di tentato omicidio.

Tuttavia potrebbe rischiare ugualmente l’arresto. L’indagato, infatti, aveva ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali in alternativa alla detenzione da cui era stato colpito per precedenti specifici. Una misura ottenuta dal suo avvocato per consentirgli di scontare la pena in libertà, sotto la supervisione di un assistente sociale. Misura che, domenica sera, ha violato e che per questo potrebbe essere revocato causando il ritorno in carcere. Un aspetto tecnico che sarà valutato nelle prossime dal Tribunale di Sorveglianza.

Sta di fatto che, per quanto accaduto domenica sera a Parco dei Pini, al momento è denunciato a piede libero. Intanto in queste ore, i carabinieri stanno ascoltando di nuovo tutti i testimoni, gli amici e i parenti dell’indagato e della vittima. Un passaggio che servirà agli inquirenti per definire meglio fatti e circostanze che hanno portato ad un epilogo che rischiava di trasformarsi in qualcosa di molto più grave. Anche la vittima, non appena i sanitari lo riterranno opportuno, potrebbe essere chiamata a raccontare come sono andate le cose.

L’avvocato Tolesino, sentito su quanto avvenuto, ha preferito non commentare: “Al momento non ho nulla da dire. Aspettiamo gli atti e vediamo”

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