Riccia

Nel centro storico di Riccia c’è il Borgo del benessere: accoglienza parasanitaria contro lo spopolamento

Persone con disabilità, ma anche nomadi digitali, potranno alloggiare in tre delle cinque case del benessere inaugurate nella parte più antica del paese dove si lotta contro abbandono e spopolamento

Sono state inaugurate il 29 aprile tre delle cinque case del Borgo del benessere, nel centro storico di Riccia. Un progetto iniziato oltre dieci anni fa con l’intento di creare un sistema di accoglienza diffuso, specializzato nell’ospitalità parasanitaria, della salute e dell’assistenza.
Ma anche un modo creativo per recuperare la parte più vecchia del paese sulla scia di iniziative simili che cercano di evitare lo spopolamento e contenere le spese per manutenzione e rischio crolli di vecchie abitazioni. Un esempio su tutti l’incredibile finanziamento da 4,5 milioni di euro ottenuto da San Giovanni in Galdo per il suo Morrutto 
“Nel 2016 le case – leggiamo sul sito del Comune riccese – terminati i lavori, furono inaugurate e subito dopo l’Amministrazione si attivò per renderle operative affidandole ad una cooperativa locale di servizi. Difficoltà di vario genere e poi il Covid ne hanno rallentato l’entrata in funzione, ma non si è mai smesso di credere in quella idea di riqualificazione e di riattivazione del nostro centro storico, che, come quello di tanti altri paesi molisani, soffre il problema dello spopolamento”.
case del benessere riccia
case del benessere riccia
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Oggi grazie ad una società di servizi sanitari e turistici molisana, supportata dall’impegno e dalla creatività di molti giovani dell’affiliata associazione Molisensi quel progetto è stato rimesso in moto: tre case arredate e pronte ad ospitare, per lunghi e brevi periodi, turisti, persone con disabilità e nomadi digitali (si tratta di persone che girano il mondo lavorando ovunque grazie a internet).
“Un investimento per generare sinergie e opportunità per il nostro territorio – concludono dall’Amministrazione Testa -, fatto da una società che già gestisce alberghi diffusi a Venafro e ad Agnone. Proprio per questo i ragazzi di Molisensi hanno voluto concludere la cerimonia di apertura nella chiesa del Beato Stefano con l’esibizione di una ballerina acrobatica, la raffigurazione dei propositi di volere toccare il passato ma, dall’alto, guardare al futuro”.
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