Isernia

Isernia, agenti ‘armati’ contro il sindaco: Polizia municipale, nessuna promessa mantenuta

Il sindacato Csa proclama lo stato di agitazione, Cibelli: in due mesi gli impegni assunti davanti al prefetto mai onorati

Il fuoco covava sotto la cenere. E, visto che nessuna azione conseguente agli impegni assunti davanti alla prefetta Franca Tancredi si è mai concretizzata in quasi 60 giorni di attesa, il sindacato Csa (che rappresenta gli agenti della Polizia Municipale) ha ovviamente fatto esplodere di nuovo la vertenza. La miccia, del resto, l’ha innescata proprio il sindaco Castrataro, accusato duramente dal segretario regionale Ettore Cibelli di ‘inerzia’.
Del resto, come ricorda, sono trascorsi tre mesi da quando è stato proclamato il primo stato di agitazione della Polizia municipale di Isernia, dovuto alla situazione ‘ fuorilegge’ che vive il Corpo. Allora, davanti alla prefetta Tancredi e in sede di conciliazione, lo stesso segretario Cibelli ha chiarito i motivi della vertenza in corso. E il sindaco Castrataro, in quella stessa sede, ha assunto l’impegno preciso a provvedere di conseguenza. Quando? Entro i termini disposti dal prefetto. Quali? Trenta giorni, passati abbondantemente senza registrare alcuna novità.
Lo stato di agitazione, proclamato allora, coincideva con una giornata particolarmente impegnativa – quella dedicata alla manifestazione “Carnevale delle maschere zoomorfe” e proprio il senso del dovere spinse il sindacato a recepire l’invito della Prefetta e a revocarlo.

“Il sindaco ha fatto trascorrere circa due mesi nella più completa inerzia e solo su sollecito di questo Sindacato ci ha convocati ad una riunione dove ha ribadito la non volontà di separare il Corpo di Polizia Municipale di Isernia dal Settore tecnico, perseverando così in una condotta trasgressiva della norma dettata dal legislatore e copiosamente confermata dalla giurisprudenza”.
Il sindacato Csa ha quindi deciso di andare avanti nella sua battaglia per il rispristino della legalità: la quasi totalità degli agenti (8 su 10) che ha preso parte all’assemblea sindacale ha quindi aderito alla proposta di proseguire nella ‘battaglia’ per vedere riconosciuta la legalità. Come è noto, il Corpo della Polizia Municipale è autonomo come gli altri settori con a capo un comandante funzionario titolare di E.Q. o dirigenti e i diritti del Comandante, del maresciallo e degli agenti. Ma la norma non è stata recepita a Isernia: sul tema anche il consigliere comunale Claudio Falcione ha depositato una interrogazione per chiedere lumi su un fatto che andrebbe quando meno sanato.

La legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale e anche quella regionale, la 12 del 1990, hanno statuito la diretta dipendenza del comandante del corpo di Polizia municipale dal sindaco o dall’assessore delegato. Il Corpo di Polizia Municipale «rappresenta un’entità organizzativa unitaria ed autonoma da altre strutture organizzative del Comune per cui la Polizia Municipale, una volta eretta in Corpo, non può essere considerata una struttura intermedia inserita in una struttura burocratica più ampia (in un settore amministrativo) né, attraverso un simile incardinamento, può essere posta alle dipendenze del dirigente amministrativo che dirige quella struttura più ampia».
La giurisprudenza in merito è chiara: al Corpo di Polizia Municipale deve essere sempre garantita, nel contesto dell’organizzazione comunale, la piena autonomia organizzativa e gestionale.
Ad Isernia, la Polizia Municipale è diventata Corpo nel 1990 con specifica deliberazione di Consiglio comunale e il regolamento, approvato nello stesso anno, prevede che il comandante sia inquadrato come dirigente con piena autonomia gestionale.
Una situazione che confligge con quanto invece accade a Palazzo San Francesco, certificata anche da una recente sentenza del Tar Abruzzo nel 2021. Motivo per il quale il Csa ha proclamato un nuovo stato di agitazione “che non sarà barattato con impegni virtuali e aleatori”.
Come è noto, dopo la defenestrazione dell’assessore Di Baggio, la delega è tornata in capo al sindaco.  (LS)

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