La sentenza

Dieci anni di ferie arretrate “per ragioni di servizio”: Asrem condannata a pagare 100mila euro a medico del Cardarelli

L'azienda sanitaria del Molise dovrà corrispondere oltre 92mila euro (più interessi e rivalutazione) a un ex dirigente medico anestetista che aveva accumulato dieci anni di ferie arretrate per ragioni di servizio in ospedale

Tra il 2010 e il 2020 un dirigente medico in servizio presso l’Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, ha accumulato ferie residue non godute per 92 mila 500 euro.

Il suo non è un caso isolato, tantomeno di stacanovismo: ragioni di servizio, come emerso durante la causa, gli impedivano di poter staccare la spina. Il medico doveva garantire la sua presenza nel più importante ospedale della regione.

L’Asrem, però, non ha monetizzato questo accumulo di risposi mancati con una indennità sostitutiva. Fino al 20 aprile scorso, quando il  giudice del lavoro ha emesso una sentenza favorevole all’anestesista rianimatore (oggi in pensione) a cui verranno riconosciuti  anche interessi e rivalutazione per altri 12mila euro circa.

Il medico, tramite il suo legale, l’avvocato Laura Storto, aveva presentato ricorso contro il suo datore di lavoro, cioè l’azienda sanitaria molisana che, preso atto della sentenza, dovrà corrispondere le somme dovute, come si legge   nel provvedimento dirigenziale 119 del 13 maggio scorso.  Le ferie residue non godute, infatti, vanno sempre pagate. E questo vale sia nel settore pubblico che in quello privato. La Asrem dunque è tenuta a pagare.

 

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