“L’Udc non ha mai voluto abbandonare Termoli, e la presenza di Michele Cocomazzi in lista lo dimostra chiaramente”. È il segretario molisano del partito, Teresio Di Pietro, ad affermarlo nella sede elettorale del candidato sindaco Nico Balice nel “giorno – queste le parole dell’attuale assessore – dedicato ai nostri amici dell’Udc”. Ospite d’onore il parlamentare – eletto in Molise – Lorenzo Cesa. Che rivolto a Balice, pacca sulla spalla, dice: “Dal 10 (giugno, ndr) in poi sto a tua disposizione, come successo per Francesco (Roberti, ndr)”. Sedute al tavolo in quella che Balice ha presentato come “la casa del centrodestra” anche le altre due candidate espressione dell’Unione di Centro presenti in lista, Jenny Mastromonaco e Paola Perna.
Ribadito – più volte – come la federazione con la Lega (sulla scheda elettorale i votanti troveranno il simbolo Lega per Salvini premier) non snaturi affatto l’Udc. “Noi vogliamo persone di aree democratico-cristiana all’interno della lista della Lega – ha aggiunto Cesa -. Io sono contro la ghettizzazione delle persone e dei partiti e credo sia opportuno riportare la stessa formula del centrodestra a livello europeo. Aldo Patriciello con la Lega? Benissimo, se serve a portare democristiani in Europa, un’Europa che va cambiata”. “Il partito della Lega – ha rincarato il segretario Di Pietro – è cambiato, ora è un partito nazionale” e il Commissario Michele Marone, arrivato sul finale, lo ha sottoscritto.
Parole più volte ripetute un po’ da tutti i presenti: dare continuità all’azione amministrativa iniziata con Roberti sindaco. “Nico è la persona ideale”. Per il segretario nazionale “Termoli, con lui, ha una grande opportunità. Perché è già amministratore e ha avuto un ottimo maestro, Roberti che sta facendo molto bene. Senza la filiera – ha concluso – non vai da nessuna parte” riferendosi al gioco di squadra tra Comune, Regione, Governo. Lapidario Di Pietro: “La sinistra, invece, ha fatto la coalizione più stretta d’Italia” scimmiottando la separazione dei candidati (5) e facendo un parallelismo con la famigerata rejecelle.
Parola, infine, a Michele Cocomazzi, “che è stato ai box 10 anni” e, dopo l’esperienza di assessore alla Cultura, prova a tornare sulla scena politica. “La moderazione è il nostro stile”. Si commuove ringraziando Nico Balice con cui ha condiviso tanto, dai tempi dell’infanzia fino a quello dello studio per l’abilitazione professionale come avvocato. “A lui ho fatto una promessa. Possiamo trasformare l’alto potenziale di questa città in progetti concreti. E finalmente potremo avere un teatro. Altro. Lontano da noi il clientelismo. Siamo corretti e onesti. Siamo persone serie”.
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