Isernia

Centro diurno Alzheimer, Castrataro punta alla sostenibilità: diventerà un edificio a energia quasi zero

La Giunta comunale certifica la diagnosi energetica e avvia la richiesta di incentivi per 443mila euro

Isolamento termico delle superfici opache verticali e della copertura, impianto termico e fotovoltaico, relamping dell’impianto di illuminazione: il Centro diurno Alzheimer di Isernia (che si spera sia pronto il prima possibile) sarà un edificio in grado di autosostenersi sotto il profilo energetico.

Lo certifica la recente delibera della Giunta Castrataro – che sul fronte dell’efficientamento energetico ha impresso una decisa accelerazione visto che sono molteplici gli edifici comunali sottoposti a questa svolta green – che nei fatti avvia le procedure per la presentazione delle conseguenti richieste di incentivi in Conto termico.

castrataro consiglio comunale

Con la deliberazione dell’Esecutivo, si ottempera al passaggio burocratico che contempla la presentazione della diagnosi energetica e quindi si attesta l’impegno all’esecuzione di almeno uno degli interventi previsti (per i quali si chiede il contributo).

Nel mese di aprile, con determina dirigenziale, sono stati affidati all’ingegnere Ida Masucci i servizi tecnici di diagnosi energetica per l’edificio comunale da adibire a Centro diurno per i malati Alzheimer in località Acqua Sulfurea. Le opere finanziabili sono appunto gli isolamenti termici, l’impianto termico, il fotovoltaico e il relamping illuminazione per una cifra complessiva (che comprende anche la sicurezza) di circa 316mila euro. Il costo totale dei lavori ammonta a 433mila 150 euro circa mentre il contributo massimo al quale poter accedere è di 440mila.

Il Comune di Isernia, si legge nell’atto, intende impegnarsi a realizzare tutte le opere e quindi trasformare la struttura che ha ospitato gli uffici del V Settore e che finalmente saranno adibiti a Centro diurno in “edificio a energia quasi zero” rendendolo quindi sostenibile e meno impattante sia sotto il profilo ambientale sia sotto quello dei costi di mantenimento da sostenere.

Finalmente, si diceva, perché, dopo anni di tortuose peripezie e di imbarazzanti silenzi, con il pressing mai venuto meno dell’associazione Non ti scordar di me e con gli innumerevoli sit-in del presidente Bruno Esposito che ha incontrato passati e presenti amministratori regionali per sottoporre loro quanto sia indispensabile poter usufruire delle attività legate al mantenimento delle capacità residue dei malati di Alzheimer, l’edificio di località Acqua Sulfurea è stato indicato come sede del Centro diurno – in previsione dell’accreditamento sanitario – anche dalla struttura commissariale.

Il 10 aprile scorso, infatti, decreto numero 65 è stato individuato l’immobile in sostituzione di Palazzo De Baggis, indicato con il DCA n. 4 del 2023 ma erroneamente visto che, dopo quel decreto, e del tutto improvvisamente, si è scoperto che quella struttura non dispone della necessaria certificazione antisismica. Quindi non poteva essere accreditata.

Un passaggio atteso da oltre un anno, questo dell’indicazione nel decreto della struttura commissariale, per delineare concretamente il disegno di assistenza e cura destinato ai malati di demenza (almeno 600) e ai loro caregivers che, in tutta la provincia di Isernia, non hanno ancora un centro di riferimento. Al contrario di quanto accade a Campobasso.

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