Da imputato ad accusatore

Città a secco, dopo i disagi parla Molise Acque: “Il gestore Grim sapeva”. Poi l’appello: “Tavolo urgente, sistema idrico in crisi nera”

Dopo i disagi di domenica scorsa a Campobasso l'azienda speciale è finita sul banco degli imputati. Ma oggi il presidente Sabatini si difende: "Avevamo comunicato tutto via pec alla Grim". Poi appello per una riforma "non più rinviabile" del sistema idrico regionale "che è in fortissima crisi e non perché manchi acqua"

Domenica 12 maggio tantissime abitazioni di Campobasso sono rimaste senza acqua. Nessun avviso, nessuna comunicazione: rubinetti a secco in un giorno festivo con conseguente rabbia e indignazione della cittadinanza per i disagi patiti.

Comune capoluogo e Grim (il gestore delle reti comunali del Molise a cui i Municipi pagano le bollette dell’acqua dei loro residenti), hanno addossato ogni responsabilità su Molise Acque che non avrebbe dato preavviso della riduzione di flusso idrico. Ma oggi da via De Pretis giunge una nuova versione: Stefano Sabatini, che è a capo del Consiglio di amministrazione dell’azienda speciale, convoca la stampa e mostra una pec che porta la data del 6 maggio scorso in cui, la sintetizziamo dal suo racconto, non solo avvisa che non ci sarebbe stata acqua, ma spiega anche la motivazione: “Poiché Molise Acque avanza da Grim 12 milioni di euro per forniture non pagate l’azienda non è più nelle condizioni di pagare il fornitore di energia elettrica (la Exergia spa, ndr). La corrente serve a far funzionare le pompe di sollevamento”.

Niente corrente, niente acqua insomma. “E c’è il rischio che capiti di nuovo”.

stefano sabatini molise acque

Andando in regime di salvaguardia la corrente costerebbe all’azienda l’80 per cento in più e questa strada, per Molise Acque che ha già un paio di milioni di euro di debito col fornitore, non è percorribile. Domenica su Campobasso è stata operata una riduzione di circa il 20 per cento  (“da 310 litri al secondo a 270” ha detto Sabatini), che è più o meno quello che viene tagliato quando si verifica una rottura o una manutenzione. “La differenza è che non sono state fatte le manovre sui serbatoi per evitare i problemi nei quartieri”.

E non sono state fatte perché Comune e Grim – questo almeno hanno detto loro – non sapevano che ci sarebbe stata la riduzione del flusso idrico.

“Non voglio polemizzare oggi – ha chiosato il presidente Sabatini – ma sfruttare l’occasione di questa conferenza per parlare di un problema molto serio: il sistema idrico molisano è in fortissima crisi, alcuni Comuni hanno triplicato i consumi, le reti sono un colabrodo e se non arriviamo a una riforma la situazione peggiorerà nel giro di poco tempo. L’acqua c’è, nonostante le precipitazioni nevose scarse e i corsi d’acqua più asciutti non siamo una regione problematica da quel punto di vista, ma la distribuzione è affaticata e dover tenere costantemente i serbatoi comunali pieni per evitare problemi di pressione nelle case dei molisani diventa sempre più complicato. C’è disponibilità a risolvere da parte del presidente Roberti e dall’assessore Marone, con loro ho già avuto interlocuzioni, dobbiamo per aprire un tavolo permanente e urgente assieme e Regione, Grim ed Egam (ente di gestione dell’ambito territoriale) per mettere mano al sistema una vota per tutte”.   (AD)

 

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