La statua in bronzo del Guerriero Sannita di Pietrabbondante, l’originale – risalente al 1922 e di cui poco più di un anno fa si sono celebrati i 100 anni -, è stata spostata dall’edificio pericolante in cui si trovava (una ex scuola) e le operazioni sono state condotte dai vigili del fuoco di Isernia.
Quasi tre metri di altezza e otto quintali di peso, oltre che l’enorme valore artistico: un’operazione complessa ma efficacemente portata a termine dai caschi rossi che oggi, 3 aprile, hanno spostato la statua (realizzata, appunto nel 1922, in una fonderia di Napoli) portandola in sicurezza all’esterno dei locali della ex scuola, chiusa da tempo perchè pericolante e che è oggetto (tramite un finanziamento del Cis Molise) di un intervento totale di riqualificazione: diventerà un centro universitario che “ottimisticamente – spiega il sindaco Di Pasquo – potrebbe vedere la luce entro l’autunno 2024”.
C’è emozione nella voce del primo cittadino che oggi ha vissuto in prima persona, recandosi sul posto, un momento particolare, a suo dire ‘storico’. La statua infatti – che si trovava nell’androne di una vecchia scuola ormai chiusa – è stata ‘portata alla luce’ e sarà nei prossimi mesi oggetto di un restauro conservativo. Dove? Non è ancora dato saperlo “ma siamo in contatto con la Sovrintendenza che dovrà decidere. Da parte nostra speriamo possa essere restaurata nella Pontificia Fonderia Marinelli”.
La statua, una volta restaurata, troverà – finalmente – un idoneo spazio espositivo. Quale? “Verrà custodita nel museo che è in fase di realizzazione, che sarà in paese e i cui lavori procedono speditamente ma che sarà allestito e aperto ai visitatori presumibilmente solo nel 2025”.
Per spostare la imponente statua si è lavorato alacremente durante l’intera mattinata. “Vi hanno lavorato 5-6 vigili che si sono recati a Pietrabbondante con due mezzi. A loro, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile, va il mio sentito ringraziamento”, così il primo cittadino. Entusiasmo alle stelle anche per il futuro centro universitario in dirittura d’arrivo. “Stiamo già ricevendo richieste da varie università, a partire ovviamente da Unimol. Sarà una sorta di campus (come quelli americani) dove studenti potranno alloggiare nel loro periodo di stage”. Un centro, naturalmente collegato con l’area archeologica di cui Pietrabbondante può fregiarsi, dove si svolgeranno laboratori ad hoc e i futuri archeologi potranno formarsi.
Tornando alla statua simbolo di Pietrabbondante, essa raffigura un guerriero sannita armato di tutto punto ed ha finito per simboleggiare la tenacia delle genti molisane. Una copia della statua originale fa bella mostra di sè nel centro di Pietrabbondante, di fronte al Municipio dal 1961, quando si decise di sostituire la statua originale con una copia sul cui basamento sono incisi i nomi dei caduti di Pietrabbondante durante la Prima Guerra Mondiale.
commenta