In migliaia, ieri sera, domenica 28 aprile, hanno festeggiato fino a notte fonda la promozione matematica del Campobasso in serie C. Bandiere, cori, fumogeni, fuochi d’artificio. Tante le famiglie e molti i ragazzini. Magliette e sciarpe rossoblu ovunque. E poi “trombette” e coriandoli. Tra i cori: “La capolista se ne va…”. Ma anche: “Rall mo…” grido di battaglia del Lupo.
All’arrivo del pullman la folla esplode di gioia. Lo speaker chiama uno ad uno i giocatori sul palco, il mister Pergolizzi, ala società. E sono proprio le parole di Matt Rizzetta e Nicola Cirrincione che fanno esplodere il cuore di migliaia di persone: “Quando abbiamo ripreso il Campobasso c’era sfiducia e delusione. Avevamo fatto una promessa e grazie al vostro sostegno, a quello di una intera regione, ce l’abbiamo fatta. Dicono che il Molise non esiste ma il Molise esiste eccome. E questa è una nuova dimostrazione. Siamo qui per voi e con voi e non vi lasceremo mai più. Abbiamo lavorato per due promozioni: dall’eccellenza alla serie D e dalla Serie D alla serie C. Ora, mettiamoci al lavoro per ottenere la terza”.
E’ a questo punto che la gioia diventa incontenibile. La piazza esplode. Applausi, cori: “Il presidente uno di noi”. Ancora fumogeni e botti. E’ festa grande. Il Campobasso si è ripreso quello che gli avevano rubato.
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