Curiosità

Il numero di cellulare sui manifesti elettorali: così i politici provano a ricucire il rapporto con gli elettori

Pino Libertucci del Pd risponde direttamente al numero comparso sul suo manifesto elettorale, ma anche Aldo De Benedittis si fa passare le chiamate dalla segretaria se un cittadino vuole chiedergli un appuntamento: così la politica cerca di riavvicinarsi all'elettorato

I social hanno profondamente cambiato le campagne elettorali. I politici, da quelli più giovani a quelli più agé, si sono adattati ai tempi e ai modi della nuova comunicazione mutando il rapporto con i cittadini che è diventato fisicamente più distante.

Ma quest’anno alle Amministrative del capoluogo di regione qualcuno sta provando a invertire la rotta. E così, sul proprio manifesto elettorale, accanto allo slogan e agli ormai consueti canali social, c’è chi ha indicato anche un numero di cellulare. E non uno qualunque, ma proprio quello personale.

Lo ha fatto, per esempio, Pino Libertucci, candidato nella lista del Partito democratico a sostegno di MariaLuisa Forte.

“Mi è sembrato naturale inserirlo così le persone possono chiamarmi e chiedermi informazioni sul programma. Sinceramente non ci ho neppure riflettuto molto sull’opportunità di farlo scrivere nel manifesto, ma ho già avuto dei riscontri positivi quindi ritengo che sia un modo giusto per rinnovare un contatto più diretto con gli elettori”.

Anche volgendo lo sguardo nel campo avversario l’aspirante sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis ha avuto la stessa idea. In questo caso non è lui direttamente a rispondere a quel numero ma una gentilissima signora che raccoglie la richiesta per poi passarla al candidato sindaco. E’ una segreteria politica, insomma, che organizza incontri con associazioni di quartiere ma anche con singoli cittadini che vogliono un appuntamento con l’avvocato per sottoporgli una questione o una richiesta.

Altri seguiranno il loro esempio?

 

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