Isernia

Tragedia sul Ponte Tibetano: archiviate le indagini sulla morte di Elia Caroccia

Le indagini sulla drammatica morte di Elia Caroccia, la giovane di 32 anni di Nocera Inferiore scomparsa lo scorso 20 agosto a Raccamandolfi, sembrano giungere a una conclusione che lascia poco spazio a dubbi: si tratta di una fatalità. È quanto emerge dalle ultime analisi condotte sul caso, che sembrano escludere responsabilità da parte di terzi.

La tragedia avvenne mentre Elia si trovava con il fidanzato e degli amici sul sentiero dei Fringuelli, adiacente al ponte tibetano di Roccamandolfi, in provincia di Isernia. Durante l’escursione, la ragazza precipitò in una ripida scarpata. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, i tentativi di recuperare Elia furono vani a causa del terreno scosceso, della fitta vegetazione e soprattutto della profondità del burrone, che raggiungeva gli 80 metri.

Dopo sette mesi di indagini, la Procura ha annunciato la richiesta di archiviazione del caso, affermando che non ci sono responsabilità a carico di terzi. Inizialmente, le indagini avevano coinvolto anche il sindaco di Roccamandolfi, poiché il Comune è proprietario del sentiero. Tuttavia, le prove raccolte, le testimonianze e gli effetti personali recuperati dalla ragazza sembrano escludere qualsiasi ipotesi di negligenza o coinvolgimento esterno.

Il procuratore di Isernia, Carlo Fucci, ha ribadito la richiesta di archiviazione, la quale sarà ora valutata dal giudice per le indagini preliminari.

Tragedia vicino al ponte tibetano di Roccamandolfi, area sotto sequestro. S’indaga per omicidio colposo

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