Colli al volturno

Piatti “wild” lungo le rive del Volturno, così la cucina selvaggia riconcilia l’uomo con la natura

Hanno avviato la valorizzazione di un'area che si trova a cinque chilometri dalla sorgente, grazie al rafting. Adesso, questi tre fratelli innamorati del Molise e della sua natura, hanno sperimentato la cucina selvaggia riscuotendo enorme successo sulle loro pagine social

Lungo le rive del Volturno, nella natura selvaggia e (per fortuna) ancora incontaminata, ci sono questi tre fratelli romani che tempo fa si sono innamorati di questa zona, trasformandola e valorizzandola. A cinque chilometri dalla sorgente del Volturno hanno creato un centro rafting, ma non solo. Esplorano, campeggiano, fanno arrampicate, lavorano in rete, un boom di iniziative.  E perchè non si fermano mai, sulle loro pagine social hanno lanciato anche loro il nuovo stile di vita che spopola ovunque: la cucina selvaggia.  Per gli addetti: cucina wild.

E non si tratta soltanto delle classiche bistecche da arrostire. Adesso si cucina finanche il pollo alla cacciatora, si cuociono forme di pane sotto le fronde degli alberi, si sperimentano spaghetti all’amatriciana arrostiti o risotti mantecati alle erbe di campo. Tecniche di outdoor cooking ispirate decisamente al passato: pochi attrezzi, ingredienti necessari e poi solo verde, natura e il rumore del Volturno che scorre. L’atmosfera è friluftsliv, termine norvegese che si traduce con vivere felici all’aria aperta, in equilibrio tra corpo, mente e natura.

Cucina wild
Cucina wild
Cucina wild

Sì, è uno stile che sta spopolando un po’ ovunque. I canali tv sono zeppi di trasmissioni che trattano l’argomento e i canali social pure. Ma all’appello mancava la natura selvaggia del Molise e l’audacia di questo gruppo di giovani. E quindi ci hanno pensato loro, associando alla passione per il fiume e per il rafting anche quello della cucina. E sui loro canali social, le ricette in riva al fiume, stanno andando in loop.

Come in tutto quello che fanno, anche in fatto di cucina la loro filosofia è “autentica” e “wild”. Utilizzano ingredienti genuini, semplici e soprattutto stagionali, che provengono dalle aziende del Molise per valorizzare anche i prodotti locali.

Pochi piatti ancora quelli che hanno realizzato, ma se il buongiorno si vede dal mattino, i primi esperimenti visibili sulle loro pagine social, potrebbero essere il valore aggiunto di una gita fuori porta, magari dopo una traversata sul Volturno.

Entrando in un’ottica po’ zen, per sperimentare la cucina wild bastano poche cose: piccoli utensili come un coltello, un cucchiaio, della carta stagnola per coprire (o un coperchio), spezie, una pentola e ingredienti magari pretagliati da aggiungere in cottura, così da averli già pronti.

E quindi con il profumo del soffritto, lo sfrigolio della pancetta, l’acqua che bolle ecco, un altro modo per vedere ed esplorare luoghi incantevoli e viverli anche attraverso il cibo. Effetto wild.

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