Saluti e bilanci

Il saluto del questore: “Terra bellissima ma la criminalità non si azzera. Qui la morsa della quarta mafia foggiana”

Dopo un anno e nove mesi come capo della questura di Campobasso, Vito Montaruli lascia gli uffici di via Tiberio. Al suo posto, dal primo aprile, arriva Cristiano Tatarelli. "Vado via, certo di aver contribuito con tutto il personale ad un'attività di prevenzione rilevante nonostante le poche risorse umane a disposizione. La provincia di Campobasso non deve abassare la guardia: da una parte c'è la criminalità pugliese, dall'altra quella campana"

Il questore Vito Montaruli lascia la provincia di Campobasso. Dopo un anno e nove mesi di attività, si accinge a prestare servizio altrove e ad accogliere il nuovo capo della questura che si insedierà il prossimo primo aprile, Cristiano Tatarelli.

Questa mattina, Montaruli ha voluto salutare i media ma, soprattutto “vorrei che tramite voi arrivi il mio saluto a tutti i cittadini della provincia”.

Un congedo durante il quale ha sottolineato l’autenticità della popolazione molisana, le bellezze culturali e paesaggistiche del territorio, ma anche le grandi difficoltà di un territorio che è stretto nella morsa “della quarta mafia foggiana e di quella campana. Motivo per cui, abbassare la guardia sotto l’aspetto della prevenzione e del controllo del territorio sarebbe deleterio” ha detto. E per questo in questi ultimi due anni, il lavoro profuso è stato “il massimo che potevamo fare con le poche forze a disposizione”.

Un carico di lavoro maggiore ma con un numero di risorse umane che è rimasto invariato rispetto agli anni precedenti.

L’obiettivo principale di questo periodo è stato quello della prevenzione soprattutto in materia di ordine pubblico che è un “settore molto delicato e non a caso il questore viene nominato autorità provinciale di pubblica sicurezza.  Basta poco per creare gravi problemi, lo vediamo nel mondo del calcio dove ci sono spesso incidenti riconducibili alla violenza (anche domenica scorsa). Noi ci siamo mossi per tempo, già nel 2022, per intercettare la violenza nel mondo calcistico che si è estesa anche nelle serie minori. Abbiamo emanato diversi Daspo che sono finanche aumentati rispetto allo scorso anno, ma per fortuna non si sono verificati incidenti gravi”.

L’altro aspetto sul quale ha posto l’attenzione è quello degli intrattenimenti perché “si è riscontrato che non tutte le amministrazioni sono chiare in merito agli adempimenti da seguire per spettacoli musicali e altre attività ludiche. Pochi sanno quanto è necessaria la commissione di vigilanza o delle autorizzazioni indispensabili. Abbiamo riscontrato poca sensibilità verso questo aspetto”.

Poi, il controllo del territorio. Partendo dal presupposto che l’attività criminale “è impossibile da azzerare, noi abbiamo fatto il possibile per tenere alta l’attenzione: ricordo l’intervento del Reparto prevenzione crimine, ma ci siamo avvalsi anche di tutto il personale della questura che – oltre le volanti  – ha permesso in questa prima parte dell’anno già 28 servizi in occasione delle fasce orarie più a rischio. Servizi che stiamo facendo continuare perché quando si abbassa la guardia abbiamo visto che la criminalità ne approfitta”.

Positivo il trend rispetto ai furti. Se a novembre ce ne sono stati 23 in un mese “ora ci attestiamo a cinque furti al mese nel primo trimestre 2024”.

Non ha mancato di sottolineare la mole di lavoro presso l’Ufficio Passaporti. Nel 2022 erano 3005 i documenti emanati ma già nel 2023 erano 5000: il 40 per cento in più.

Sono aumentate le ore di apertura al pubblico, è stata aperta una terza postazione per le urgenze, e oggi l’Ufficio ha una capacità di 64 appuntamenti al giorno con 256 appuntamenti a settimana e una capacità produttiva di 14mila passaporti all’anno “in sostanza – ha concluso il questore – è possibile avere il passaporto quasi in tempo reale”.

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