L'intervento

FdI insiste: “A noi il candidato sindaco per Campobasso”

Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia ribadisce: "Il mio partito ha chiesto la possibilità di indicare il sindaco della città di Campobasso. Io candidato sindaco di Isernia nel 2026? "Non è nelle mie aspettative"

A passare per quelli che si spartiscono le caselle non ci stanno. E neppure per chi ha già rinunciato al capoluogo di regione: Fratelli d’Italia insiste che il candidato sindaco spetta a loro.

Lo ribadisce oggi il segretario regionale Filoteo Di Sandro intervenendo su quanto riportato ieri da Primonumero in un articolo che raccontava dell’ipotesi di un accordo nell’incartatissimo centrodestra (ai Popolari il capoluogo, a Forza Italia Termoli e nel 2026 Isernia al partito della Meloni) che potrebbe riportare il sereno.

“Fratelli d’Italia – ricorda l’ex assessore – ha chiesto, prima al proprio partito e successivamente agli alleati di coalizione, la possibilità di indicare il sindaco della città di Campobasso”.

Quel Quintino Pallante che non ha fatto sintesi e che per questo si è tirato indietro dalla logorante trattativa. Su Termoli, è evidente visto che non viene più neppure menzionata, FdI non rivendica più nulla consapevole che la casella andrà a Forza Italia con l’assessore Nico Balice che ha dalla sua parte il governatore Francesco Roberti.

“In qualità di coordinatore regionale di FdI e di responsabile politico regionale del partito, ribadisco questa posizione e non ci sono eventuali alternative o rivendicazioni diverse tanto meno la richiesta del futuro vertice di Isernia. Per quanto concerne la mia persona mi preme precisare che non è assolutamente nelle mie aspettative politiche quello di fare in candidato sindaco ad Isernia”.

Ne prendiamo atto.

Resta un dubbio: come mai all’ultimo tavolo del centrodestra Fratelli d’Italia non ha fatto altri nomi alternativi a Pallante agli alleati, rimarcando (e giustamente!) che chi aveva detto no al presidente del Consiglio era arrivato senza neppure mezza proposta?

Sicuramente anche FdI ha ancora carte da giocare (uno su tutti l’avvocato Stefano Maggiani), ma gli alleati, e soprattutto gli elettori, non la percepiranno come una seconda scelta?   (AD)

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