Caldo record pure in cima

Crisi climatica e Appennini senza neve, stagione drammatica a Campitello: la montagna va ripensata

Nelle ultime ore sono caduti meno di cinque centimetri a Prato Gentile e meno di dieci a Campitello Matese. Spensieri: "Non sono previsti cambiamenti nei prossimi giorni". Fausto Parente, amministratore di Funivie Molise: "Stagione difficile e senza inverno. La montagna va ripensata in virtù di questi sconvolgimenti climatici"

Un inverno, alle battute finali, che è stato di fatto un inverno senza neve e con temperature primaverili anche sull’Appennino molisano, con la temperatura che a 1.420 metri a valle della stazione Piana/Lavarelle di Campitello Matese sale oltre i dieci gradi all’ora di pranzo. “Non nego che in qualche weekend di pieno inverno qualcuno era anche a mezze maniche” afferma l’amministratore di Funivie Molise.

Un caldo del genere è inquietante, e quella che sta per terminare è certamente una delle stagioni più difficili per le montagne del Centro Italia. Assenza quasi totale di precipitazioni nevose, e l’anomalia delle alte temperature stanno danneggiando in primis la natura, e poi tutto il resto: economia, turismo, aspettative.

Nelle ultime ore, quando i cittadini molisani più ottimisti erano sicuri che potesse finalmente nevicare nei loro paesi arroccati sulle cime, sono scesi meno di 5 centimetri di neve a Prato Gentile con qualche velatura di coltre nel centro di Capracotta, e meno di 10 centimetri sul pianoro di Campitello.

“Anche nei prossimi giorni non sono previste grandi cose – spiega il meteorologo Gianfranco Spensieri –. Fra mercoledì e venerdì sono previste correnti in arrivo da Ovest e quindi proprio per questo non particolarmente con qualche possibilità di leggera neve sul Matese. Si prevede, seppure sia ancora presto per dirlo, pioggia nella giornata di sabato ma per confermarlo bisognerà aspettare”.

“La neve non è neanche lontanamente sufficiente ad aprire gli impianti – continua invece Fausto Parente –. Quella fra il 2023 e il 2024 è certamente una stagione drammatica per la montagna sotto il profilo climatico. In occasione di qualche weekend si è sciato grazie ai cannoni ma purtroppo le temperature restano alte per poter garantire il mantenimento della neve. Di notte arriviamo al massimo a meno uno. Credo che a questo punto il concetto di montagna vada ripensato. Purtroppo. Penso, per esempio, alla realizzazione di impianti di innevamento più alti, fino ai 1872 metri a monte della Colle del Caprio ma anche a Monte Miletto”.