Molise su due ruote

Ciclovia adriatica: al Comune di Termoli 24 milioni per quaranta chilometri di pista sul litorale molisano

Concesso il finanziamento all’ente capofila per la realizzazione di una ciclabile dall’elevato potenziale turistico tra i paesi rivieraschi del Molise. Il Municipio termolese avrà obblighi di controllo sulle ditte che hanno unito le forze per aggiudicarsi l’appalto: Europea 92 (Marciano Ricci) e Nidaco (Cotugno-Patriciello).

Sono più di 24 i milioni di euro che il Comune di Termoli riceverà dalla Regione Molise per la ciclovia adriatica, la pista ciclabile sul litorale molisano lunga quaranta chilometri da ultimare entro il 30 giugno del 2026.

Dopo aver messo a bando l’appalto (cinque le offerte pervenute) e averlo aggiudicato nel pieno rispetto del cronoprogramma a fine del 2023, i lavori sono già cominciati: a metà dell’anno in corso il 20 per cento del progetto dovrà essere terminato, come leggiamo sulla determina numero 43 del 26 febbraio scorso a firma del direttore del IV Dipartimento regionale, Claudio Iocca che ha fornito i dettagli sul progetto di cui primonumero aveva già parlato.

Ciclovia lungomare termoli

Al capofila del progetto (Palazzo Sant’Antonio, che agirà anche in nome e per conto dei Comuni di Montenero di Bisaccia, Campomarino e Petacciato), in qualità di ente attuatore (per la fase esecutiva), saranno concessi due finanziamenti: quello più corposo del Pnrr per 22.574.561,40 euro a cui aggiungere 1.501.044,60 di un vecchio decreto ministeriale del dicastero delle Infrastrutture del 2018 per i progetti delle ciclovie turistiche italiane in cui quella molisana rientrerà.

Complessivamente i fondi ammontano a 24.075.606,00 euro.

Il disciplinare di questo accordo di concessione del finanziamento tra la Regione Molise e il Comune di Termoli fissa regole e reciproci obblighi.  Stabilisce, ad esempio, che il Municipio termolese dovrà presentare rendicontazione “per garantire la piena tracciabilità delle spese e consentire la verifica in itinere dei possibili casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e di doppio finanziamento”, ma anche “relazioni periodiche sullo stato di avanzamento dell’intervento”. Insomma, dovrà monitorare chi si è aggiudicato il bando di gara perché utilizzi in maniera congrua il denaro dei contribuenti investito su questa opera pubblica dall’elevato potenziale turistico.

Termoli, quindi, anche per conto delle amministrazioni rivierasche vicine, dovrà tenere gli occhi aperti per i prossimi due anni e mezzo sul raggruppamento temporaneo di imprese fatto dalla Europea 92 (che fa capo all’imprenditore Marciano Ricci, già sindaco di Montaquila e proprietario dell’emittente televisiva Teleregione e della testata giornalistica PrimoPiano Molise) e dalla Nidaco (famiglia Cotugno-Patriciello).

 

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