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Arrestato rapinatore di auto dopo inseguimento rocambolesco: aveva già cambiato la centralina

Attività di contrasto ai reati predatori dei carabinieri della Compagnia di Termoli: arrestato un 26enne in flagranza dei reati di resistenza a un pubblico ufficiale, rapina impropria, danneggiamento e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli

Un intervento mirato da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Termoli ha portato all’arresto di un 26enne, residente a Cerignola (Foggia), accusato di una serie di reati tra cui resistenza a un Pubblico Ufficiale, rapina impropria, danneggiamento e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

Tutto è iniziato dopo una segnalazione telefonica alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Vasto (Chieti), riguardante il furto di un’auto in sosta nel centro della cittadina abruzzese. I Carabinieri hanno reagito prontamente avviando le ricerche e poco dopo hanno intercettato il veicolo rubato a Petacciato con a bordo solo il conducente. L’uomo era diretto in Puglia e stava percorrendo strade ‘alternative’ alle maggiori vie di comunicazione tra Abruzzo e Molise, ma non è sfuggito ai controlli dell’Arma.

Una pattuglia lo ha intercettato e avvicinato, e quello che è seguito è stato un rocambolesco inseguimento lungo la Statale 16, durante il quale il conducente dell’auto rubata ha effettuato diverse manovre pericolose. L’inseguimento è terminato dopo circa 20 chilometri, a Campomarino, quando il malvivente ha speronato un veicolo militare mandandolo a sbattere contro un guard-rail, quindi ha tentato la fuga a piedi. Gli è andata male perché i carabinieri sono riusciti a fermarlo dopo un breve ma intenso inseguimento a piedi.

Carabinieri chiavi contraffatto

Successivi accertamenti hanno confermato che l’auto era proprio quella asportata dallo stesso mentre era parcheggiata a Vasto. E non solo: sono stati rinvenuti e sequestrati una chiave codificata, una sofisticata centralina modificata montata sull’auto rubata in sostituzione di quella originale, e diversi arnesi da scasso nell’abitacolo della vettura, che  è stata restituita al legittimo proprietario dopo le verifiche.

Per il 26enne pugliese invece si sono aperte le porte della casa circondariale di Larino, dove è stato trattenuto nell’attesa della convalida del fermo. Dopo la convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Larino all’uomo è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel suo comune di residenza.

L’episodio, che risale a pochi giorni fa, evidenzia ancora una volta l’importanza della presenza costante e vigile dei Carabinieri sul territorio, nonché della cooperazione tra i diversi reparti dell’Arma. L’attività di controllo del territorio continuerà senza soluzione di continuità, con l’obiettivo primario di garantire una maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini, soprattutto in relazione ai reati che generano maggiore allarme sociale.

Carabinieri chiavi contraffatto
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