La fascia tricolore

Progressisti vicino all’accordo unitario sul sindaco di Termoli, c’è anche il nome. Nel centrodestra partita apertasondaggio

Primonumero propone 12 nomi tra i quali selezionare la vostra preferenza per il candidato sindaco di Termoli.

Per una volta il centrosinistra sembra in vantaggio rispetto ai competitor di centrodestra. C’è infatti un accordo, che si trova già a buon punto, tra le varie ‘anime’ progressiste per la guida di Termoli, dopo Campobasso maggiore città del Molise dove si torna al voto (8 e 9 giugno, insieme con le Europee) per scegliere il nuovo sindaco.

Il tavolo di confronto si è aperto da qualche settimana con i rappresentanti delle sigle canoniche, presenti anche in consiglio regionale: Pd, M5S e Costruire Democrazia, il soggetto politico di Massimo Romano che per Campobasso ha già individuato nell’avvocato amministrativista Pino Ruta l’uomo giusto per guidare il capoluogo. Al tavolo hanno partecipato – e continuano a esserci –  anche svariati movimenti civici, come Alternativa Termoli, Termoli Domani, Termoli2024, la lista civica VotaXTe (movimento che fa capo all’ex sindaco Angelo  Sbrocca) e una rappresentanza del Movimento Equità Territoriale, il soggetto politico che attraverso l’ex sindaco Vincenzo Greco ha debuttato alle ultime Regionali.

I progressisti – definizione che li annovera tutti – si sono visti in alcune occasioni per stabilire se esista o meno la volontà di costruire un percorso insieme, e la decisione allo stato attuale sembra convergere per il sì. Non sono stati fatti nomi di possibili candidati sindaco, non a livello formale almeno. Voci di corridoio rilanciano, in modo del tutto ufficioso, indicazioni di potenziali candidati che vanno da Laura Venittelli (ex deputata, avvocato del lavoro e de La casa dei Diritti) a Paolo Marinucci (già candidato sindaco, ingegnere esperto di energia e ambiente), fino a volti più nuovi come Tina De Michele, anche lei avvocato e attivista impegnata, espressione di area civica. Rilanciato anche il nome, ma sempre in ‘camera caritatis’ e non a livello ufficiale, di Marcella Stumpo, oggi consigliere a capo della Rete della Sinistra.

Negli ultimi giorni la situazione ha registrato una accelerazione con una convergenza di massima, da parte dei principali attori della coalizione, sull’avvocato termolese Joe Mileti. Non c’è nulla di sicuro, ma per diversi esponenti politici potrebbe essere il nome più spendibile in uno scenario che sembra privilegiare, in una cittadina come Termoli gestita di fatto dal centrodestra, e che ha espresso nell’ex sindaco Francesco Roberti il Governatore della Regione, posizioni meno schierate a livello partitico e più aperte a fungere da catalizzatore per una coalizione allargata e moderata. Anche per questa ragione un altro nome che circola è quello di Oreste Campopiano, avvocato anche lui, un passato di vicinanza a sindaci di centrodestra ma socialista, di fatto, nella formazione e nella cultura, già candidato con LEU alle Politiche.

Troppo presto per poter chiudere, anche perché l’obiettivo è quello di unire più persone e gruppi possibili attorno a un candidato e in questi casi le forzature non sono mai premianti. Tuttavia il centrosinistra starebbe dimostrando una certa compattezza, che solo qualche mese fa poteva apparire come utopistica ma che oggi assume invece una certa concretezza e che vede lavorare allo stesso obiettivo, senza apparenti tensioni interne, esponenti di spicco del Partito Democratico, consiglieri regionali ed esponenti del mondo civico. Il centrosinistra ha dalla sua una certa autonomia rispetto a decisioni calate dall’alto, uno spazio di manovra più ampio rispetto al centrodestra, che fa i conti con un momento di attesa delle decisioni del tavolo regionale-nazionale.

Comune termoli municipio

Nello schieramento di centrodestra infatti, sebbene la tendenza generale sia quella di tirare la volata a un uomo vicino a Francesco Roberti su Termoli (così come a uno più vicino al presidente del Consiglio Quintino Pallante a Campobasso), i giochi sono in alto mare, almeno all’apparenza. Nessuno si sbilancia, i referenti trattano con calma le due situazioni di maggiore peso politico (Termoli e Campobasso appunto) ma anche in questo caso i nomi circolano, a livello informale, e sarebbe strano il contrario.

Il più vicino all’investitura, a sentire le voci del Municipio, sarebbe l’attuale assessore all’Urbanistica Nico Balice, Forza Italia (lo stesso partito di Roberti) e avvocato anche lui. Ma non è così scontato, perchè la poltrona potrebbe essere ambita anche da un moderato vicino all’attuale sindaco reggente Enzo Ferazzano, se non dallo stesso che però, come è sua abitudine, non rivendica limitandosi a dare la disponibilità alla volontà politica che emergerà al termine della trattativa.

Accanto a lui c’è con un ruolo che non è da sottovalutare, l’assessore alla Cultura e al Turismo Michele Barile, che in questi anni si è ritagliato uno spazio interessante, soprattutto fra i giovani.

Fratelli d’Italia un nome lo potrebbe comunque portare sul tavolo, e potrebbe essere quello di Silvana Ciciola, attuale assessore al Sociale e donna. Ma nella spartizione più realistica dei posti, con FdI che potrebbe reclamare Campobasso e la casella di Termoli assegnata a Forza Italia, c’è anche da sciogliere il nodo Lega, specie dopo la scelta di Aldo Patriciello di candidarsi con il partito di Salvini, così da stabilire una sorta di “zoccolo duro” nel Molise da portare in dote e strappare un seggio nella circoscrizione Mezzogiorno, dove però, rispetto alle ultime elezioni europee del 2019, le cose non si prospettano semplicissime.

Cinque anni fa la Lega ha registrato il 23,46% dei consensi (prendendo 5 seggi), ma oggi lo stesso partito registra la cavalcata apparentemente inarrestabile di Fratelli d’Italia. Sarà molto complicato raggiungere lo stesso risultato di cinque anni fa e Patriciello potrebbe cedere senza colpo ferire Termoli al resto della coalizione, senza rivendicare alcun ruolo a Termoli, tanto più che Michele Marone (Lega) è oggi non solo assessore regionale alle Infrastrutture ma anche consigliere giuridico del Ministro. Insomma, la Lega a Termoli ha già avuto, come si dice in questi casi.

Il che non toglie, per il gioco della politica che alza costantemente l’asticella secondo la logica di puntare a 100 per ottenere 50, che anche da questo lato qualche nomi circoli. Quello di Ennio De Felice, medico ed ex assessore a Termoli, vicino a Patriciello, o del dottor Nicola Rocchia, candidato non eletto in Regione, medico stimato e primario del Pronto Soccorso del Cardarelli.

Sondaggio

Chi vorresti come candidato/a sindaco/a di Termoli?

  • Michele Barile (32%, 1.851 Voti)
  • Nico Balice (30%, 1.729 Voti)
  • Nicola Rocchia (7%, 415 Voti)
  • Tina De Michele (6%, 349 Voti)
  • Oreste Campopiano (5%, 272 Voti)
  • Paolo Marinucci (4%, 246 Voti)
  • Joe Mileti (4%, 212 Voti)
  • Enzo Ferrazzano (4%, 211 Voti)
  • Marcella Stumpo (3%, 174 Voti)
  • Laura Venittelli (3%, 169 Voti)
  • Silvana Ciciola (1%, 71 Voti)
  • Ennio De Felice (1%, 57 Voti)

Totale voti: 5.756

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