Con una nota inviata alla nostra redazione, i movimenti civici dell’area progressista chiariscono che per quanto li riguarda non c’è alcun nome di candidato sindaco in ballo e che prima di procedere a una alleanza ipotetica con i partiti dell’area progressista si penserà ai programmi.
“Siamo stati accostati in maniera inesatta ad una coalizione di area che comprenda i partiti tradizionali, come M5S, PD e Costruire Democrazia” scrivono. In realtà Primonumero ha riferito, come è vero d’altronde, che hanno partecipato a un tavolo avviato da settimane nel quale sono presenti i maggiori soggetti politici del territorio, da Pd a M5S a Cd di Massimo Romano.
Sono gli stessi civici ad ammetterlo: “C’è stata una interlocuzione finalizzata a chiarire le rispettive posizioni rispetto alla possibilità di formare una coalizione ampia. Nel tavolo allargato proposto dai partiti i movimenti civici hanno fatto scudo: prima i programmi”.
Per i movimenti e le associazioni di area civica “questa è la “conditio sine qua non” per costruire un rinnovamento lontano dalle logiche clientelari che da anni stanno sferzando la nostra città.
Alternativa Civica Termoli, Termoli 2024, Termoli Domani, Rete della Sinistra e Movimento Equità Territoriale stanno discutendo insieme in vista della definizione di un programma da condividere per verificare se esistono i presupposti per dar vita a una coalizione civica. Altre affermazioni sono inesatte” concludono, smarcandosi dalla idea che per il candidato sindaco di Termoli sia stata trovata unità di tutta una vasta coalizione. Ma questo in realtà noi non lo abbiamo detto, limitandoci a riferire che una parte consistente del centrosinistra avrebbe trovato la convergenza su un nome specifico e precisando che è presto per poter chiudere la partita.
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