Colture e fauna

Movimento agricolo: “30mila cinghiali in più rispetto alla media. Urgente un incontro con l’assessore”

Il Molise con la sua estensione potrebbe ospitarne solo 9800, ma ce ne sono 40mila. “Vogliamo incontrare l’Assessore all’agricoltura e le organizzazioni sindacali di categoria per affrontare e risolvere un problema alla volta”, spiegano dal Mam

Continuano gli incontri degli agricoltori molisani all’indomani dei tanti presidi e delle manifestazioni che hanno coinvolto il settore con diverse proteste. Il Movimento Agricolo Molisano ha evidenziato nell’ultimo incontro con l’Associazione Agricoltori del Territorio di Campobasso di giovedì 15 febbraio a Larino il problema rappresentato per gli agricoltori e anche per la popolazione molisana dai cinghiali presenti sul territorio che minacciano le coltivazioni e anche la sicurezza dei cittadini e degli automobilisti, visto che la cronaca racconta spesso di incidenti causati dagli ungulati sbucati all’improvviso sulla strada.

“Si stima sul territorio regionale un numero di circa 40mila capi di cinghiali, mentre con la sua estensione la regione molisana potrebbe sopportarne 9800 per avere un equilibrio, abbiamo quindi oltre 30 mila capi in più – spiegano con i dati alla mano -. Questi capi in più oltre a creare frequenti incidenti con gli automobilisti arrecano un danno incalcolabile per il settore agricolo”.

Protesta trattori porto

I componenti del Mam entrano quindi nel dettaglio spiegando le conseguenze che i cinghiali possono avere sul loro lavoro visto che stanno implementando in Molise una agricoltura sempre più biologica, eliminando quasi totalmente concimi chimici e diserbi, per dare un prodotto di alta qualità ai consumatori. “Per ottenere questa qualità il sistema biologico prevede una concimazione tramite rotazione delle colture con le leguminose, favino, ceci e trifoglio e lenticchie che arricchiscono il terreno, che però non riescono ad arrivare a maturazione perché vengono distrutte da orde di cinghiali che pascolano tra i campi rendendo inefficace la rotazione delle colture”, aggiungono.

“Il MAM – si legge nella nota – ha deciso con fermezza di non tollerare più questa situazione, invita perciò le organizzazioni sindacali di categoria a sostenere questa causa e la Regione Molise a prendere immediati provvedimenti, come caccia selettiva, sterilizzazione, megatrappole pur di ridurre con tempestività il numero di cinghiali, poichè le colture di quest’anno sono già minacciate dalla fauna selvatica e questo porterebbe ad un ulteriore incentivo a non produrre più. Da oltre 5 anni si sta parlando di cinghiali – continuano – ma nessun provvedimento veramente efficace è stato preso e resta di fatto che il loro numero sta aumentando di anno in anno”.

L’incontro avvenuto in settimana é stato anche l’occasione per continuare a discutere delle problematiche che affliggono il settore e che hanno portato alle proteste in tutta Italia della categoria. “Oltre a quanto segnalato dalle attuali proteste, proponiamo di introdurre di nuovo il credito di imposta sull’acquisto di gasolio agricolo sospeso a marzo scorso, ovvero una agevolazione sull’acquisto del gasolio, e chiediamo anche un incontro con l’Assessore all’agricoltura e con le organizzazioni sindacali per affrontare in ordine prioritario i problemi sopra descritti, convinti che bisogna affrontare un argomento per volta e risolverlo”.

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