Campobasso

Cimitero, nasce un comitato civico: “Noi lo frequentiamo e vogliamo aiutare il Comune a risolvere i problemi”

In tredici punti la onlus cittadina presieduta dall'ex vigile urbano Michele Denaro evidenzia problemi e soluzioni per il sito di via San Giovanni. Tempi più lunghi per le esumazioni, rifacimenti delle tombe gentilizie e della pavimentazione, valorizzazione delle lapidi dei personaggi illustri tra le priorità da affrontare "in attesa di un tempio per la cremazione"

Si è costituito il 9 febbraio scorso il Comitato civico cittadino e dei servizi cimiteriali di Campobasso. Si tratta di una onlus, presieduta dall’ex vigile urbano in pensione Michele Denaro, che ha nella finalità principale del suo statuto la collaborazione con l’Amministrazione di Palazzo San Giorgio “per la cura e rigenerazione dei beni comunali, in particolare per quelli esistenti nell’area destinata ai servizi cimiteriali della città”.

Nello spirito di questa solidarietà verso chi è proprietario della struttura municipale di via San Giovanni il comitato ha voluto inoltrare delle richieste “per migliorare il decoro e la funzionalità dei servizi” e anche per ottenere uno spazio in cui riunirsi periodicamente. Attualmente il comitato ha una sede provvisoria in via Trieste.

Tanti, tantissimi sono i problemi del cimitero di Campobasso, naturalmente per individuare la genesi di alcuni o di una parte di essi bisognerebbe andare indietro di anni, se non addirittura di decenni.

“Ma a noi interessa dare una mano e proporre soluzioni – ha detto il presidente Denaro – conosciamo le difficoltà del cimitero, è lì che ci sono i nostri cari, lo frequentiamo e pensiamo che sia importante poter contribuire alla soluzione e non alla stigmatizzazione dei problemi”.

In tredici punti – che qui sintetizziamo – il Comitato chiede: lo stanziamento di risorse adeguate per la messa in sicurezza del cimitero di Campobasso e quello della frazione di Santo Stefano; il rifacimento dell’anagrafe dei defunti; la sistemazione delle scale in alluminio, nonché l’acquisto di nuove più leggere e maneggevoli da destinare ai diversi viali anche in base all’altezza dei loculi da raggiungere. Poi, al punto quattro: rivedere la tempistica delle esumazioni che dovrebbero passare da 10 a 15 anni come durata base, con possibilità, su richiesta degli interessati, di prolungarla di altri 5 anni. Sempre a proposito di esumazioni il Comitato chiede che gli eredi vengano avvisati tramite raccomandata e non, come accade oggi, apponendo avvisi sulle lapidi. E prevedere tariffe più leggere per chi vuol lasciare i resti nei loculi occupati. “L’Amministrazione non deve lucrare sui defunti ma creare i presupposti per alleggerire le richieste di inumazioni e di tumulazioni, realizzando finalmente il crematorio comunale e nell’attesa di proporsi con un sussidio di almeno il cinquanta per cento delle spese necessarie per il trasporto e il costo dell’incenerimento in sito diverso da quello locale”.

cimitero campobasso

Tra le altre richieste: rimessa in funzione degli ascensori, rifacimento delle cappelle gentilizie che versano in stato di abbandono, risistemazione della pavimentazione che appare sconnessa in alcuni punti. “E’ indispensabile riprogettare e migliorare l’attuale rete idrica che durante i mesi più caldi non porta acqua a tutte le fontanelle esistenti, specialmente per quelle a valle lungo il perimetro del convento. Le stesse andrebbero dotate di rubinetti a tempo per evitare che lasciandoli aperti si sprechi acqua preziosa”.

Altra richiesta importante riguarda la valorizzazione delle tombe dei tanti personaggi illustri sepolti a Campobasso a partire da una tabella che ne indichi, all’ingresso, la posizione, per poi arrivare alla costruzione di un mausoleo in cui trasferire i resti dei militari e personaggi sepolti all’interno del sacrario del castello Monforte.

“E’ urgente definire l’uso delle camere di attesa e per il saluto dei defunti, tenendo presente che oltre quelle esistenti al di sotto del nuovo ingresso principale creato con la costruzione della nuova ala cimiteriale, esiste all’interno del vecchio cimitero già una camera precedentemente usata per la deposizione provvisoria e saluto da parte dei parenti, in attesa di procedere alla definitiva sistemazione della salma”.

Agli ultimi tre punti il Comitato chiede: comunicazioni più chiare per i visitatori su alcune regole come, per esempio, la scadenze delle concessioni; ampliamento del sito anche in altro luogo più distante dalle abitazioni e collaborazione con qualche persona capace di valorizzare  alcune tombe come quella del naturalista, zoologo e poeta Giuseppe Altobello “che è in disfacimento”, o dell’editore Enzo Nocera o dell’avvocato e politico Francesco Colitto, originario di Carovilli e deputato all’Assemblea Costituente.

“Questi – scrive Denaro – sono soltanto alcuni dei tanti personaggi che meriterebbero ben altra dimora e rispetto da tutti noi”.  (AD)

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