Botta e risposta

Centrodestra all’attacco della Sea: “Tari alta, raccolta inadeguata, scarso controllo del Comune”. Tomaro smonta le accuse

Consiglio comunale monotematico e conferenza stampa del centrodestra municipale sulla società in house che si occupa di rifiute, parcheggi e sgombero neve. I consiglieri di minoranza puntano il dito contro la Sea, ma l'amministratore unico replica a muso duro: "Il controllo pubblico c'è, ma se vogliono che assumiamo chi dicono loro sono fuori strada"

Un consiglio comunale monotematico preceduto da una conferenza stampa del centrodestra di palazzo San Giorgio hanno messo sotto accusa la municipalizzata Sea. I consiglieri di opposizione hanno contestato diversi aspetti della società che si occupa – tra le altre cose – di sgombero neve e raccolta rifiuti a Campobasso.

Per Mario Annuario (Fratelli d’Italia) “la differenziata va migliorata, il servizio non funziona adeguatamente: le rastrelliere sui marciapiedi sono indecorose e il sistema porta a porta al centro storico è scadente. Gli ecostop che funzionano con la tessera a volte sono fuori uso”.

Stefania Tomaro Sea Campobasso

A replicare al capogruppo di FdI è stato l’amministratore unico di Sea, l’avvocato Stefania Tomaro: “Il centro storico, voglio ricordarlo, è stata la prima area della città a partire con la raccolta porta a porta nel 2016. Vicoli stretti, salite ripide non rendono certo facile il lavoro dei nostri operatori, ma se qualcosa non funziona dobbiamo chiederci molto chiaramente e senza polemica: quanta parte del disservizio è addebitabile all’operatore e quanto all’inciviltà del cittadino? Per quanto riguarda le tessere malfunzionanti a me non risulta nulla in tal senso. Non posso escludere qualche difetto, parliamo, del resto, di una tecnologia che può presentare problemi”.

Sulla presenza delle rastrelliere che contengono i mastelli sparse ormai in tutta la città Tomaro non ha dubbi: “Il gestore di pubblico servizio individua le aree e le modalità di raccolta, ma la rastrelliera è una scelta del privato e del condominio. La Sea non ha colpa in questo. E poi va ribadito che il rifiuto dovrebbe essere contenuto solo all’interno del mastello, è un sistema diffuso in tutta Italia quello della porta a porta, non ci siamo inventati nulla”.

Critico anche Alberto Tramontano (Lega):”È mancato l’indirizzo politico e il controllo della Giunta comunale sulla Sea, non si governano i processi, non forniscono indirizzi in linea con le esigenze della comunità cittadina. Pur essendo una partecipata al 100 per cento del Comune di Campobasso è stata gestita come una società privata. La raccolta differenziata, in aumento secondo i grillini, avrebbe dovuto consentire un abbassamento della Tari che non c’è stato, anzi, i campobassani pagano di più e pagano tutto: igiene urbana e raccolta differenziata, gestione del verde pubblico, piano neve e gestione dei parcheggi. I servizi resi non sempre sono all’altezza delle aspettative ma riconosco che le maestranze fanno un lavoro enorme, però ritengo che andrebbe aumentato il personale”.

In effetti è già in corso una procedura di selezione così come previsto dal piano assunzionale che porterà nuovi autisti e addetti per raccolta e spazzamento. “Sea è una società in house con la forma giuridica di una Spa, questo significa che pur avendo una compagine pubblica agisce come un soggetto privato regolato da leggi e normative specifiche. Presentiamo report trimestrali per dire quello che facciamo, aggiorniamo il piano degli investimenti, comunichiamo budget, cosa altro dovremmo fare? Forse assumere chi dicono loro? Beh, mi dispiace, ma non è questo il mio ruolo”.

Per ciò che attiene la Tari l’amministratore Sea precisa (ancora una volta) “che la tariffa è la più bassa d’Italia ma è impossibile abbassarla ulteriormente soprattutto perché il servizio della porta a porta è costoso”.

La buona notizia invece è che Sea ha già superato la fase istruttoria per due maxi finanziamenti da 1,6 milioni di euro complessivi del Pnrr, una grande occasione per migliorare ancora di più i servizi resi alla cittadinanza.

Al termine del consiglio monotematico non sono state presentate mozioni né ordini del giorno. Non necessariamente perché le risposte fornite in aula dall’amminstraotre unico abbiano soddisfatto pienamente i rappresentanti della minoranza.

Salvatore Colagiovanni (Popolari) per esempio ha detto che l’ex sindaco Gravina “ha ancora il comando all’interno della Sea”, Domenico Esposito (FI) invece ha paragonato il Municipio a “una caverna oscura in cui anche noi abbiamo difficoltà perché chi ci amministra utilizza regolamenti e norme secondo convenienza”.

Presenti alla conferenza stampa anche le consigliere Carla Fasolino e Pina Passarrelli.   (AD)

 

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