Un avviso di ricerche valido sull’intero territorio regionale, che coinvolge tutte le forze dell’ordine sia della provincia di Campobasso che di quella di Isernia, è stato emanato a carico dell’uomo che la sera del 31 dicembre ha investito un passante in via Labanca, a Campobasso.
Inspiegabilmente il conducente della Opel Corsa Bianca che ha impattato con violenza contro un residente della zona che stava portando il cane a passeggio prima di cena, l’ultimo giorno dell’anno, ha allertato i soccorsi sanitari, ha atteso l’arrivo dell’ambulanza del 118 ma poi si è allontanato a piedi, rendendosi irreperibile e nascondendosi alle forze dell’ordine sopraggiunte sul posto per la ricostruzione della dinamica e la verifica delle responsabilità.
Da quel momento le ricerche sono state serrate ma non hanno avuto esito, sebbene le forze dell’ordine – a cominciare dalla polizia municipale del capoluogo che ha seguito per prima il caso – siano al corrente della identità dell’investitore, che stava guidando l’auto con i suoi tre figli.
I tre ragazzi, tra cui un bambino minorenne, sono stati prelevati dalla ex moglie, avvertita sembra dal più grande dei tre. Nessuno di loro ha avuto poi modo di parlare con il padre nemmeno al telefono. Lo smartphone del conducente, un 45enne di Campobasso imprenditore, risulta staccato dalla sera di San Silvestro.
In gravi condizioni la vittima, un giovane della zona che ha riportato fratture complesse al bacino e ferite agli arti superiori e in volto, ricoverato all’ospedale Cardarelli di Campobasso dove dovrà anche essere operato. A coordinare il fascicolo d’inchiesta è il sostituto procuratore Vittorio Gallucci della procura di Campobasso, mentre la polizia locale sta continuando le ricerche con l’ausilio anche delle altre forze dell’ordine. Allertate tutte le stazioni dei carabinieri del Molise e le Questure di Campobasso e Isernia.
Il fuggitivo, secondo alcune voci assolutamente non confermate che circolano in città, avrebbe trovato rifugio presso un conoscente, sempre in Molise. A 48 ore dalla vicenda però, e in un singolare silenzio che accompagna il caso, cresce anche il sospetto che possa essergli capitato qualcosa di brutto.
Una ipotesi sulla quale sono al lavoro gli inquirenti riguardano la scelta di restare nascosto per evitare di incappare in accertamenti sanitari capaci di rilevare la presenza di sostanze che potrebbero peggiorare la sua situazione. Ma è soltanto una ipotesi, appunto. Non è stato diffuso alcun dato personale relativo al conducente della Opel Corsa, né tantomeno un identikit. Le ricerche continuano, e si allargano a tutto il Molise.