Prenotazione obbligatoria

Trekking e polentata nell’Oasi Wwf di Campochiaro, domenica l’evento nella natura

Un itinerario stupendo che, utilizzando comode stradine, consente di percorrere la faggeta all’interno della Riserva Naturale OASI WWF di Campochiaro.

L’Oasi WWF è nata nel 1997 in un’area di circa 3135 ettari e si trova sul versante orientale del massiccio del Matese, in un comprensorio di elevato valore naturalistico. È costituita da due aree distinte: l’area delle Gole del Quirino e l’area del Monte Mutria. La prima occupa una posizione compresa tra il centro abitato e le alture del monte Capraro e Torretta e accoglie conchiglie fossili che testimoniano l’antica formazione di una scogliera tipica di un caldo mare tropicale.

L’itinerario avrà come luogo di partenza Fonte Francone, raggiungibile attraverso una strada comunale dal paese di Campochiaro. Qui un bellissimo balcone si affaccia sulla piana di Bojano sottostante fino ad osservare le montagne di Frosolone/Macchiagodena.
Il percorso si snoda interamente nel bosco su comoda strada forestale, ed è costituito prevalentemente da faggi secolari.

Procedendo incontreremo l’ingresso della straordinaria grotta di “Pozzo della Neve“. La sensazione che si prova dinanzi all’ingresso è piuttosto forte.

Pozzo della Neve (Profondità: -1048 m )
L’abisso Pozzo della Neve si apre nella faggeta di Costa del Carpine, in località Tornieri, all’interno dell’Oasi WWF Guardiaregia – Campochiaro. Ricade in un settore del Matese nord-orientale, compreso tra Costa S. Angelo, Piscina Cul di Bove, Costa del Carpine e le Tre Torrette, caratterizzato da numerose manifestazioni carsiche. Situate a poca distanza le une dalle altre, suggeriscono l’esistenza nell’area di un enorme complesso carsico sotterraneo. Già noto ai locali, che lo sfruttavano come punto di approvvigionamento di ghiaccio e acqua durante la stagione estiva, nel 1955 venne esplorato e descritto da un gruppo di speleologi romani. L’abisso rappresenta uno dei fenomeni carsici più vistosi dell’Appennino meridionale e rappresenta, la maggiore forma carsica ipogea del Matese. Esso ha, infatti, una profondità di 1048 m ed un’estensione lineare che supera gli 8000 m. L’abisso ha 2 ingressi, posti a poca distanza e raggiungibili percorrendo la strada che da Guardiaregia conduce a Serra del Perrone e poi, da lì, imboccando il sentiero N 5 “Valle Uma” che si svolge all’interno dell’Oasi.

Alla fine dell’ esperienza naturalistica ci sarà un trasferimento al ristorante/caseificio “La Fattoria dell’OASI De Francesco” a Guardiaregia per assaporare i loro prodotti tipici.
Il ristorante si caratterizza per l’alta qualità degli ingredienti freschi e per le materie prime a km zero, che vengono trasformate in deliziosi piatti.
Per l’occasione sarà preparata una polenta con sugo a base di salsiccia (per i vegetariani sugo con funghi e formaggio) senza eguali e degustare la ricotta tiepida appena fatta.
La Fattoria si distingue per l’innata esperienza nella produzione di ottimo latte e nella sua trasformazione in formaggi di straordinaria qualità e genuinità.
Inoltre sarà possibile assistere alla nascita del Caciocavallo nel laboratorio Caseario utilizzando una tecnica tramandata da generazioni in generazioni.

Per partecipare sarà necessario indossare: maglietta t-shirt termica, poi pile
e giacca a vento, antipioggia; inoltre cappello e guanti, pantaloni invernali, scarponi da trekking, senza i quali si deve rinunciare a partecipare, scarpe di ricambio per il rientro (alta possibilità di incontrare terreno fangoso e bagnato), un paio di calze antivesciche di media pesantezza, più un paio di scorta, salviette umidificate; sacchetto per immondizia; occhiali da sole, carta d’identità, telefono, borraccia con almeno un litro di acqua; in alternativa termos con bevanda calda, viveri di conforto; DPI per protezione Covid.

Sono invece facoltativi: i bastoncini da trekking; un blocchetto con matita per scrivere i propri appunti; carica batterie per il telefono cellulare; carica batterie per la macchina fotografica o batterie di riserva; macchina fotografica.

L’escursione può subire variazioni a discrezione degli accompagnatori, e gli stessi si riservano la facoltà di escludere dall’escursione chi non si presenta con l’attrezzatura richiesta. I partecipanti devono essere in buone condizioni fisiche, e non avere subito di recente traumi fisici. Per qualsiasi problema o dubbi, contattare l’accompagnatore.

Chi parteciperà si dovrà ritrovare alle 7 in Piazza del Papa a Termoli e alle 9 si arriverà 0 nella località Fonte Francone, a Campochiaro.

Per garantire maggiore sicurezza l’Associazione, vi chiede di organizzare autonomamente tutti gli spostamenti. Chi fosse sprovvisto di mezzo, lo segnali in fase di prenotazione e cercheremo – eventuali – abbinamenti.

Per i tesserati il costo di partecipazione è di 30 euro, compreso di pranzo, per i non tesserati (si consiglia di tesserarsi entro venerdì 2 febbraio 2024 in modo da attivare l’assicurazione, per le modalità di iscrizione contattare uno degli accompagnatori), contributo associativo per chi deve rinnovare o fare la tessera 15 euro a cui aggiungere 30 euro (contributo escursione con pranzo). Per coloro che non vogliono tesserarsi: possibilità di attivare un’assicurazione giornaliera al costo di 5 euro a cui aggiungere 30 euro di contributo escursione con pranzo.

Sarà possibile prenotare chiamando Cristiano Peroni (AEV) al 328 099 0653 oppure Ruggero Ruggiero (AEV) al 3497220061, entro venerdì 2 febbraio.

Trekking e polentata
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