Costeranno quasi 35 mila euro di soldi pubblici quattro mesi di trasporto di pranzi e cene per i malati degli ospedali di Agnone e Venafro. I degenti dei due più piccoli nosocomi del Molise mangeranno quanto verrà cucinato nella mensa del Veneziale di Isernia perché nelle cucine degli ospedali dove sono ricoverati il personale è ormai ridotto all’osso.
IL DOCUMENTO Acquisizione beni e servizi. Asrem
E’ questa la soluzione individuata dall’Asrem poco prima di Natale per evitare che i ricoverati patissero la fame. Non è esattamente una scelta economica, ma, a quanto sembra, indispensabile, almeno a detta dell’azienda sanitaria regionale che nel pomeriggio del 4 gennaio, ha voluto precisare che “il provvedimento si è reso necessario per garantire continuità del servizio all’ospedale Caracciolo di Agnone”.
Con l’ultimo pensionamento del cuoco, infatti, non si riusciva ad assicurare più colazione, pranzo e cena agli ammalati. L’11 dicembre scorso è stata indetta una gara pubblica a cui ha risposto una sola ditta che, tempo una settimana, ha fatto la sua offerta per consegnare i pasti (colazione esclusa) alla modica cifra di 28.500 euro più iva. La ditta è la Rica srl di Somma Vesuviana che secondo la nota dell’Asrem è la stessa già attiva al Veneziale di Isernia (anche se nel provvedimento del direttore del servizio Acquisizione beni e servizi non è citata come tale, ndr).
La notizia ha mandato su tutte le furie il consigliere regionale Andrea Greco (M5S) che ha puntato il dito contro l’attuale maggioranza di centrodestra “che non fa nulla per invertire la rotta dopo aver aumentato al massimo le tasse per i molisani. Roberti aveva assicurato che avrebbe ridotto gli sperperi – questo in sintesi ha denunciato nella sua diretta facebook il consigliere di minoranza – e questa a mio avviso è non solo una scelta antieconomica ma anche contraria a quanto disposto dal piano di rientro”.
Insomma, questa ennesima esternalizzazione di servizi corrisponde a “buttare i soldi dalla finestra”.
Sull’argomento, intanto, è intervenuto anche il sindacato Uil che ha chiesto di accelerare sulla procedura per l’affidamento del servizio di ristorazione collettiva presso le sedi Asrem. “Sono anni ormai che la Uiltucs Molise – scrive il segretario Pasquale Guarracino – segnala che il servizio di ristorazione collettiva presso le sedi Asrem è obsoleto e non corrisponde in alcun modo alle esigenze dell’utenza, innanzitutto perché sono decenni che non si effettua la gara di appalto, poi perché il servizio non è omogeneo sui territori, ma viene gestito in maniera diversa da aziende diverse nelle varie sedi Asrem e poi perché, se si parla di Campobasso in particolare, le rimostrane dei lavoratori che operano nel servizio tra mille difficoltà non vengono adeguatamente ascoltate. Ed allora la Uiltucs chiede al presidente della Regione ed alla direzione generale ed amministrativa della Asrem – cui è stata inoltrata formale richiesta di incontro – a che punto è realmente la procedura che non pare giungere a conclusione”.
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