Consiglio vs consiglio

Macchiagodena ingaggia lotta contro l’aumento delle tasse. “Il debito lo paghi lo Stato che lo ha creato”

Il Consiglio comunale del paese della provincia di Isernia nei giorni scorsi si è pronunciato in merito chiedendo alla Regione di revocare le delibere relative al rientro del piano di rientro dal disavanzo, dovuto principalmente alla sanità commissariata da svariati anni. Il sindaco Felice Ciccone: "Ingiusto che un debito di così importante rilevanza debba ricadere direttamente ed irrimediabilmente sulle tasche dei cittadini molisani costretti anche a subire le carenze e le conseguenze di un servizio sanitario inefficiente".

Il Consiglio comunale di Macchiagodena, guidato dal sindaco Felice Ciccone, ha espresso una manifestazione di volontà, approvando una richiesta diretta alla Giunta e al Consiglio regionale del Molise. Nella manifestazione, si chiede l’autocancellazione delle delibere regionali datate 27 ottobre 2023 e 12 ottobre 2023. Queste delibere riguardano l’approvazione di un piano di rientro per affrontare il disavanzo di amministrazione, che ammonta a 560 milioni di euro, con la previsione di estendere la copertura del debito fino al 2051.

Felice ciccone macchiagodena

Il disavanzo in questione è principalmente legato alla sfera sanitaria e risale al periodo successivo al 2009, quando questa è stata commissariata, diventando quindi di competenza statale. Nonostante la gestione commissariale abbia operato autonomamente, senza interferenze regionali, legislativa o politiche, la situazione debitoria è notevolmente aumentata nel corso degli anni. Tale aumento ha influenzato negativamente il carico fiscale regionale, portando le imposte regionali in Molise a essere tra le più elevate d’Italia.

Inoltre, con una delibera datata 17 ottobre 2023 (n. 327), la Giunta Regionale ha incrementato l’addizione regionale dell’Irpef, portandola al 3.7% per i redditi più elevati.

Il Consiglio comunale di Macchiagodena ritiene ingiusto che un debito di tale portata ricada sulle spalle dei cittadini molisani, che già subiscono le carenze di un servizio sanitario inefficiente. La manifestazione di volontà mira a sollecitare l’autocancellazione delle delibere regionali, spostando la responsabilità del debito a chi lo ha creato anziché gravare sui cittadini.

Si chiede – in sostanza – di “portare il conto” a chi il debito lo ha creato e non ai cittadini molisani.

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