Consiglio regionale

I Cinque Stelle: “Diritto all’istruzione sacrificato sull’altare del consenso elettorale”

La discussione del piano di dimensionamento scolastico approdata oggi in consiglio regionale per il Movimento Cinque Stelle “dimostra per l’ennesima volta che il centrodestra, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, non ha alcuna progettualità per il futuro del Paese e del Molise”.

Il tema ha riguardato l’accorpamento di due scuole per questioni numeriche, ed “è stato liquidato con un emendamento a sorpresa, un provvedimento calato dall’alto che non rispecchia le esigenze dei nostri territori. Anzi, penalizza le aree interne, come accaduto con la scuola di Ripalimosani di cui neanche si conosce il destino, ed è frutto solo di puro equilibrismo politico.”

Secondo i Cinque Stelle a certificarlo è stata l’assenza in aula del consigliere Nicola Cavaliere, presidente della Commissione competente in materia. 

“È chiaro che sull’argomento manchi totalmente una visione strategica di futuro – scrivono in una nota i consiglieri – Non si riesce a capire, nemmeno nel settore dell’istruzione e dell’educazione, dove si vuole portare questa Regione. Ancora una volta sono emersi i campanilismi e gli interessi localistici. L’occasione, invece, doveva essere sfruttata per discutere di poli scolastici, di come innalzare l’offerta formativa e garantire un’adeguata istruzione sulla scorta di parametri pensati appositamente per le caratteristiche del Molise. Insomma, questa doveva essere un’occasione per discutere di visione, per individuare gli istituti per aree geografiche, quindi con distinzione e riferimento alle aree interne e urbane, pensando la programmazione scolastica parallelamente ad una nuova programmazione dei trasporti”.

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Secondo il M5S “andavano create occasioni di confronto per far prevalere il buonsenso su logiche puramente elettorali come invece purtroppo è accaduto, creando un triste clima di contrapposizione tra comunità del quale questa maggioranza deve assumersi la responsabilità. Intanto, sappiamo già che ai due tagli di quest’anno se ne aggiungeranno altri cinque entro il 2027, fino al totale depauperamento della nostra rete scolastica. Sarebbe stato doveroso lavorare con tempi e modi differenti, concentrandosi sui veri bisogni del sistema educativo, evitando decisioni che di fatto comprimono il diritto allo studio. Dal canto nostro, restiamo fermamente convinti che, oggi più che mai, sia fondamentale agire con responsabilità, visione e programmazione, ponendo al centro del dibattito l’efficacia e la qualità del sistema scolastico, assicurando un futuro migliore per gli studenti e le famiglie del Molise”.

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