Macchiagodena

Due donne con defibrillatore salvano la vita a un ciclista colpito da infarto

Storia-testimonianza di buone pratiche e corretto utilizzo del defibrillatore manovrato da due donne del paese in strada: la racconta il sindaco Felice Ciccone

Storia-testimonianza di buone pratiche e corretto utilizzo di un dispositivo presente nei comuni, che si può rivelare davvero prezioso: il defibrillatore. Aggiungiamo il coraggio e la lucidità delle persone che lo manovrano – in questo caso due comuni cittadine – ed ecco che una vita umana viene salvata.

Ieri mattina a Macchiagodena un ciclista è stato colpito da un arresto cardiaco improvviso. La pronta e qualificata risposta di due donne locali, Lina Pinelli e Stefania Gentile, ha giocato un ruolo cruciale nel salvare la vita dell’uomo grazie all’utilizzo di un defibrillatore.

Felice ciccone macchiagodena

Il sindaco Felice Ciccone ha elogiato pubblicamente le due donne, esprimendo “i più sinceri ringraziamenti e immensa gratitudine” a nome suo e dell’intera comunità di Macchiagodena. L’uomo, colto dall’arresto cardiaco all’ingresso del paese, è riuscito appena in tempo a scendere dalla bicicletta. Lina e Stefania, presenti sul luogo, hanno prontamente chiamato il servizio di emergenza e, con sangue freddo, professionalità e determinazione, hanno eseguito le manovre necessarie, utilizzando il defibrillatore per rianimare l’uomo.

Il sindaco ha sottolineato che entrambe le donne, insieme ad altri ragazzi del paese, hanno seguito corsi di primo soccorso organizzati dall’Avis comunale e dall’Associazione di Protezione Civile Pietro Lalli. La loro prontezza d’azione dimostra che è possibile salvare vite anche senza essere eroi.

defibrillatore macchiagodena

La presenza di un defibrillatore perfettamente funzionante a pochi metri di distanza è stata determinante per il successo dell’intervento. Macchiagodena, grazie alla collaborazione dell’Avis comunale, è un paese cardio-protetto, con sei defibrillatori distribuiti in diversi punti strategici del territorio. L’episodio sottolinea l’importanza di avere dispositivi di questo genere accessibili in situazioni di emergenza, contribuendo alla sicurezza e alla salute della comunità.

“Il buon esito dell’evento – aggiunge però il sindaco Felice Ciccone – non può però farci dimenticare che la postazione 118 di Frosolone da oltre sei mesi è stata ‘demedicalizzata’ con la conseguenza che il servizio viene garantito dall’infermiere coadiuvato dall’autista e dal volontario-soccorritore”.

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