La trasferta

Dimostrazione pacifica della Schweitzer di Termoli davanti al Consiglio Regionale

E' in corso il sit-in di genitori, docenti e alunni dell'istituto comprensivo, arrivati in autobus nel capoluogo di regione, per protestare contro l'accorpamento previsto dal piano di dimensionamento scolastico che dovrà votare oggi il Consiglio Regionale

I rappresentanti della scuola Schweitzer di Termoli sono arrivati a Campobasso stamane pronti a far sentire la loro voce: davanti a palazzo D’Aimmo, dove il Consiglio Regionale si riunirà per deliberare in merito al dimensionamento scolastico, è arrivata una delegazione di docenti, genitori, alunni e personale dopo che sono partiti dalla città adriatica con un pullman noleggiato per l’occasione, dopo la raccolta firme fatta nella città adriatica.

Una delegazione composta da quattro persone fra docenti e genitori della scuola Schweitzer di Termoli ha incontrato dopo le 10 il consigliere Armandino D’Egidio. A lui sono stati esposti numeri e motivazioni per le quali il dimensionamento scolastico che rischia di smembrare l’istituto sarebbe una mannaia per il futuro dell’istruzione-termolese. Il consigliere D’Egidio ha accolto le motivazioni espresse dalla delegazione, le stesse prenderanno forma in un emendamento di cui si discuterà oggi in consiglio regionale. A breve dovrebbe riunirsi la maggioranza proprio per formalizzare la richiesta di discussione al riguardo e aprire quindi l’assise. Si respira un clima di ottimismo.

“Dimostriamo attraverso una pacifica protesta il nostro dissenso allo smembramento della scuola – hanno commentato -. Una scuola in continua crescita, numeri alla mano, ottimi risultati e una ricca progettazione curriculare ed extracurriculare, un’ampia e mirata offerta formativa, volta esclusivamente alla crescita evolutiva del pensiero creativo di ogni ragazzo, una scuola che li tiene per mano dalla tenera età e li accompagna verso il futuro. Lo smembramento della nostra scuola o di un qualsiasi altro Comprensivo di Termoli è un grave errore. La scuola, nel tempo e con sacrificio, ha acquisito la propria autonomia e dunque la propria identità, anni di impegno che nessuno vuol veder gettare nel cestino, dove da sempre si è soliti gettare la carta sporca e non i fogli di carta su cui scrivere ancora il futuro dei nostri figli e della nostra città! Ci auguriamo di essere ascoltati e soprattutto che la nostra pacifica dimostrazione, la nostra voce, possa portare ad un effettivo e concreto ripensamento”, hanno commentato in conclusione.

Con striscioni e magliette, si sono posizionati davanti all’ingresso del palazzo in attesa dell’inizio del Consiglio Regionale a cui spetterà il compito di decidere in merito al dimensionamento scolastico.

 

 

 

 

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