La contesa

Ampliamento cimitero Vinchiaturo, Bregantini ci ripensa: “Disponibile ad autorizzare vendita terreno al Comune”

Il vescovo uscente, che in un primo momento non aveva autorizzato la cessione del terreno al Comune per ampliare il cimitero, si è detto disponibile alla compravendita nonostante l'opposizione del parroco di Santa Croce che non è proprietario dell'area su cui il Municipio realizzerà i nuovi loculi.

“L’Arcivescovo Mons. GianCarlo Bregantini, precisa che non ha mai impedito l’uso funerario del terreno attorno alla chiesa di S. Maria delle Macchie in Vinchiaturo. Anzi, ha sollecitato più volte il parroco don Peppino Cardegna e il consiglio pastorale parrocchiale, a trovare punti di accordo e armonia con le attese del sindaco e della gente del paese. Per questa ragione, è disponibile a dare la sua autorizzazione all’Istituto diocesano Sostentamento Clero per la compravendita del terreno, in modo da evitare spiacevoli spaccature, recuperando così la stima e la fiducia reciproca. In questo modo il terreno potrà essere concesso per l’uso cimiteriale”.

Ha portato consiglio al vescovo uscente di Campobasso-Bojano la notte appena trascorsa. Un ripensamento, quello di Bregantini, che arriva a meno di 24 ore della denuncia pubblica del sindaco di Vinchiaturo sconcertato per il diniego dell’arcivescovo che era stato tirato per la giacca, suo malgrado, in una contesa per un pezzo di terreno su cui ampliare il cimitero comunale. 

Ora anche lui si dice disponibile ad autorizzare la vendita e sembrano non esserci più ostacoli acché i legittimi proprietari della particella – quell’Istituto diocesano che già ad agosto 2023 aveva detto sì alla cessione – possano perfezionare l’atto di compravendita col Municipio che in questo modo potrà continuare a dare degna sepoltura ai suoi defunti senza dover costruire, ex novo, un altro cimitero distante da quello che c’è già anche se al limite della capienza.

La vicenda aveva generato grande malcontento in paese dove ha cercato di opporsi alla vendita in ogni modo il parroco don Peppino Cardegna. Il prete, per ragioni non meglio precisate, non si è voluto accordare col Comune pur avendo inizialmente proposto lui stesso quel terreno. Salvo scoprire, in un secondo momento, che la parrocchia da lui diretta non era la vera proprietaria. l’8 gennaio scorso l’Istituto diocesano ha inviato una lettera al sindaco Valente in cui diceva, sostanzialmente, che la mediazione di Bregantini tra la parrocchia Santa Croce (rappresentata da don Peppino Cardegna) e l’Istituto Diocesano di Campobasso non aveva portato “ad alcuna decisione condivisa” tanto che l’Arcivescovo non aveva dato l’autorizzazione “senza l’assenso del parroco di Vinchiaturo”.

Sconcertato Valente ha voluto spiegare tutto ai suoi concittadini in una lettera pubblicata anche dagli organi di informazione. E ora anche il vescovo si è convinto della bontà delle ragioni dell’Amministrazione comunale. Con buona pace di don Peppino che dovrà farsi da parte.  (AD)

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