Decongestionare il traffico

Trasporto via mare, ciclovia, condivisione dei mezzi: le proposte del Piano della mobilità sostenibile

Installati cinque pannelli interattivi di messaggistica variabile che forniranno informazioni sulla città e serviranno a monitorare il traffico e l'aria in città

Cinque pannelli interattivi di messaggistica variabile che forniranno informazioni sulla città e serviranno a monitorare il traffico così da migliorare la mobilità sostenibile di Termoli. Il Piano di mobilità sostenibile elaborato finora propone quindi azioni di cui si discute da tempo: maggiore trasporto pubblico, collegamenti veloci via mare, car e bike sharing, completamento della ciclovia.

È stato presentato ieri 21 dicembre in sala consiliare il progetto Sumo, dell’Interreg Italia-Albania-Montenegro, realizzato in partenariato con il sistema di trasporto pubblico di Brindisi e che vede partner Albania e Montenegro.

Sono state quattro le azioni pilota servite per implementare i Piani urbani di mobilità sostenibile: l’acquisto di un traghetto elettrico a Brindisi, la realizzazione a Valona (Albania) di una pista ciclabile di 1,4 km, l’acquisto di un autobus ibrido a Bar (Montenegro) e l’installazione a Termoli 5 pannelli di messaggistica variabile che forniranno informazioni su viabilità, mezzi di trasporto e stato ambientale nell’area del porto e della stazione ferroviaria.

Progetto sumo mobilità sostenibile

 

Il piano, realizzato sotto la direzione dell’architetto Francesco Paolo Avellino, Rup del progetto, si è concentrato su alcuni punti critici della viabilità e delle infrastrutture di Termoli, a partire dal porto.

Il porto di Termoli ha limiti di spazio e di profondità dei fondali per l’accoglienza delle moderne navi passeggeri, per questo motivo il numero di passeggeri sulle linee di traghetti fuori dall’Italia non aumenta.

I vincoli spaziali non offrono opportunità di sviluppo nel segmento del turismo crocieristico in quanto il porto non può ospitare navi moderne facenti parte dei circuiti crocieristici.

Per quanto riguarda la riconnessione dell’area portuale con il contesto cittadino – si legge nel documento finale del progetto Sumo -, le ulteriori criticità riscontrate possono essere così riassunte: conflitto tra traffico privato e veicoli adibiti al trasporto pubblico e commerciale marittimo Servizi; fermate del trasporto pubblico urbano ed extraurbano lontane dalla zona arrivi e partenze; mancanza di spazio per parcheggiare le biciclette; mancanza di un percorso ciclopedonale collegato alle aree di interesse (imbarchi, parcheggi, città e centro); parcheggi insufficienti per il parcheggio delle auto; mancanza di stalli taxi; assenza di stazioni di mobilità Smart”.

Il progetto individua poi altre criticità su scala territoriale: “mancata attuazione dell’interporto, necessità di potenziare l’asse ferroviario Termoli-Campobasso, mancata realizzazione del collegamento stradale Termoli-San Vittore e carenza della connessione del porto con la viabilità cittadina”.

Progetto sumo mobilità sostenibile

 

“Con questo progetto l’obiettivo è avvicinarsi alle direttive Ue e cambiare il sistema di gestione del traffico in maniera sostenibile anche tramite la decongestione del traffico” ha commentato Roberto D’Amico, responsabile del progetto Sumo che ha utilizzato fondi pari a circa 1 milione e 80mila euro per i quattro interventi.

Per questo, dopo aver costituito l’Area Urbana di Termoli, costituita dai Comuni di Termoli, Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni e Guglionesi, è stato realizzato un Piano della mobilità sostenibile, che promuove la connessione tra i vari comuni, anche tramite il collegamento tra i due porti turistici Termoli e Campomarino e con modalità di trasporto alternative come la ciclovia (porzione della Ciclovia adriatica); la connessione tramite trasporto pubblico e la modalità sharing (bicicletta o vettura elettrica) e via mare.

Guardando oltre la città di Termoli, il Piano promuove quindi le interconnessioni marittime nell’Adriatico (sia per i passeggeri che per le merci), lo sviluppo delle Autostrade del Mare tra le due sponde dell’Adriatico e del Mediterraneo, lo sviluppo delle Autostrade del Mare tra le due sponde dell’Adriatico e verso il sistema portuale del Nord Adriatico, con una futura possibile estensione dell’intermodalità mare-terra, anche lungo la direttrice est-ovest e infine il potenziamento del nodo portuale a servizio della mobilità turistica, creando tratte di interconnessione con Montenegro e Albania e potenziamento della connessione esistente con la Croazia.

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