Civitanova del sannio

Scoperto traffico illecito di legna da ardere: indagato impresario boschivo

Un uomo denunciato per furto e commercio illegale di legna da querce a Civitanova del Sannio. Sequestro e indagini in corso dei Carabinieri forestali del Nucleo di Frosolone

Un imprenditore boschivo è stato denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia in seguito a un’indagine condotta dai Carabinieri forestali del Nucleo di Frosolone. Le ipotesi di reato a suo carico sono furto aggravato e commercializzazione illegale di legna da ardere.

L’attività investigativa, avviata diversi mesi fa, ha preso avvio da un bosco ceduo di querce di proprietà privata situato nel comune di Civitanova del Sannio. Il bosco è stato tagliato all’insaputa del legittimo proprietario, che, venuto a conoscenza dell’accaduto, ha immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri forestali. Il presunto autore del reato dovrà affrontare non solo le conseguenze penali ma anche una sanzione amministrativa pecuniaria poiché l’utilizzazione boschiva è stata effettuata in periodo di chiusura/divieto.

Circa duecento quintali di legna da ardere, ottenuti dal taglio furtivo e pronti per essere immessi sul mercato, sono stati posti sotto sequestro probatorio. Dal Comando Gruppo di Isernia, fanno sapere che i controlli di polizia forestale continueranno nei prossimi mesi senza risparmiare energie e risorse umane. Gli sforzi si concentreranno anche sulla sicurezza dei cantieri boschivi e sulla verifica del rispetto della normativa unionale in materia di commercializzazione dei materiali legnosi. Per i reati più gravi, sono previste sanzioni penali.

Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, durante la quale l’indagato avrà l’opportunità di presentare le proprie difese ai sensi del codice di procedura penale. La vicenda evidenzia la necessità di una vigilanza costante per contrastare fenomeni illeciti nel settore boschivo, sottolineando l’impegno delle autorità nel preservare le risorse naturali e punire coloro che le sfruttano illegalmente.

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