L'intervista

Post-Notaresco, parla Pergolizzi: “Ora testa al Chieti” e sulle ultime partenze: “Non giudico nessuno ma le regole vanno rispettate”

Il tecnico del Campobasso,  Rosario Pergolizzi, al termine del match contro il Notaresco, vinto grazie alla rete dell’argentino Tomas Grandis si complimenta con i ragazzi, ai quali ha concesso due giorni di riposo. Complimenti anche al Notaresco che descrive come “una squadra allenata bene con ragazzi interessanti e tecnicamente validi. Noi abbiamo fatto un’ottima partita, vera, come piace a me”.

E passa ai suoi rossoblù: “Non ci siamo abbattuti dopo le prime azioni ed il rigore sbagliato perciò devo complimentarmi con la squadra. Mi complimento con loro ma adesso pensiamo subito al Chieti. Intanto ci prendiamo due giorni di riposo perché ci serve, giochiamo in continuazione. Ma sono contento della prestazione, perché questi ragazzi si sono messi a disposizione e si sono meritati una partita giocata così”.

Sulla vetta condivisa con la Sambenedettese ha detto: “Per un allenatore la cosa fondamentale ed importante è dare credito alla gente, permettergli di credere a questa squadra e a quello che facciamo. L’obiettivo finale lo sappiamo, non sappiamo come può andare ma noi faremo il nostro facendoci trovare pronti cercando di dare continuità ed entusiasmo, che poi è quello che ti dà la forza di lavorare. Non dobbiamo esaltarci quando le cose vanno bene ma nemmeno deprimerci quando le cose vanno male, il campionato è lungo e sarà difficile perciò ci vorrà un po’ di pazienza, tanta umiltà e il lavoro costante giorno dopo giorno”.

In merito, invece, alle ultime partenze ed al calciomercato, ammette: “È vero che abbiamo fatto delle scelte di società ma altre scelte sono date anche dai ragazzi, chi vuole giocare con più continuità, chi magari non ama molto la competizione. Io amo la competizione, amo fare professionismo anche se facciamo sulla carta i dilettanti. Ognuno è libero di fare ciò che vuole ma io l’ho detto il primo giorno: chi vuole e accetta delle regole che ci sono in questo spogliatoio regolandosi di conseguenza, ben venga. Questa è la mia visione. Chi vede il calcio in maniera diversa, che può essere anche giusto, non dico il contrario, non sta a me giudicare, è libero di giocare altrove o di fare la scelta che ritiene più giusta”.

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