Plastic free

Palloncini e lanterne cinesi vietati alle feste: ordinanza (anche) a Vinchiaturo. Multe fino a 500 euro

Anche l'Amministrazione Valente adotta una ordinanza per evitare la dispersione nell'ambiente di plastica, nastrini e coriandoli lanciati in aria in occasione di cerimonie e feste. Sempre più Comuni stanno incentivando questi comportamenti virtuosi, i trasgressori rischiamo contravvenzioni salate.

Si allunga l’elenco dei comuni molisani che vietano l’abbandono di palloncini, lanterne cinesi e coriandoli plastificati in occasione di feste e cerimonie.

L’ultimo, solo in ordine di tempo, è Vinchiaturo dove il sindaco Luigi Valente ha  firmato una ordinanza (la numero 36/2023) a tutela dell’ambiente.

“In particolare, in occasione di eventi pubblici e privati, inaugurazioni, matrimoni, feste e fiere in luogo pubblico, ricorrenze o manifestazioni, anche sportive, da oggi vige il divieto: di abbandonare o rilasciare palloncini, anche se biodegradabili, nastri colorati, lanterne cinesi, coriandoli di plastica o qualunque altro dispositivi aerostatico idonei a disperdersi senza controllo nell’ambiente”.

Una mossa, quella della sua Amministrazione, già adottata in passato da Termoli e più recentemente da Isernia. L’ordinanza di Valente richiama non solo le norme europee, costituzionale e nazionali in materia di protezione ambientale, ma anche il protocollo sottoscritto tra Vinchiaturo e l’associazione Plastic Free Onlus, per cominciare davvero a fare a meno della plastica inutile che viene impropriamente abbandonata nelle occasioni di festa. E anche per evitare incendi: le lanterne cinesi, se rilasciate in prossimità di boschi e campagne, rischiamo di impigliarsi tra i rami e appiccare fuoco. 

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“I frammenti di palloncini inquinano l’ambiente e provocano la morte di molte specie animali, depositandosi in mare, nei corsi d’acqua e nei boschi. L’ordinanza – questo ha spiegato il primo cittadino – è un ulteriore passo in avanti a tutela dell’ambiente, confermando ancora una volta la volontà dell’Amministrazione comunale di contribuire a eliminare l’inquinamento e tutelare in generale gli ecosistemi del territorio. Ci si appella alla sensibilità dei cittadini affinché vengano rispettate le disposizioni contenute nell’ordinanza, invitandoli a mettere in atto alternative meno inquinanti per lo svolgimento di eventi, feste e manifestazioni”.

Per chi non vorrà farne a meno nonostante l’appello al buonsenso, è bene sapere che si rischia una multa da 25 a 500 euro.   (AD)

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