La procura di Campobasso ha conferito l’incarico per eseguire l’autopsia al medico legale Massimiliano Guerriero. Domattina alla 10 giurerà come da prassi, e subito dopo, alle 14, avvierà l’esame sulla salma del piccolo Alessandro, presso l’obitorio dell’ospedale Cardarelli di Campobasso.
Obiettivo: capire quanto monossido di carbonio è stato respirato dal bambino nell’incendio che ha colpito l’abitazione della sua casa la notte fra domenica 17 e lunedì 18 dicembre in contrada Colle Calcare a Campobasso.
Il medico designato dall’autorità giudiziaria, stabilirà, quindi, se Alessandro poteva salvarsi. I parametri della scienza medica, al riguardo, sono inequivocabili: una percentuale superiore al sessanta per cento di monossido di carbonio, non avrebbe lasciato alcuno scampo al piccolo Alessandro. E i soccorsi, dunque, sarebbero stati vani. Qualora invece la percentuale di avvelenamento che sarà rilevata in sede di esame, dovesse risultare inferiore, si faranno altri tipi di valutazione in base alle risultanze che i prelievi medico legali offriranno in sede di riscontri.
All’esame autoptico, quindi, sono legate le risposte di tanti dubbi emersi a seguito di una tragedia che ha distrutto una famiglia e sconvolto una intera regione. I prelievi saranno poi destinati ad un laboratorio specializzato di Lecce che – con i tempi dovuti – relazionerà su quanto emergerà dalle analisi medico scientifiche. Soltanto dopo l’autpisia, la procura concederà il nulla osta per i funerali che dovrebbero tenersi già venerdi e ai quali una intera città vorrà portare l’abbraccio a sostegno della famiglia Mignogna, distrutta da un dolore innaturale come solo la morte di un figlio può essere.
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