Indagini delle fiamme gialle

La Finanza scopre business nel contrabbando di alcol puro: una denuncia e 60 bottiglie sequestrate a Termoli

Le bottiglie erano state messe in vendita con contrassegni falsi che attestavano l'assolvimento dell’accisa ed etichette commerciali contraffate di due noti distributori nazionali: "Il settore - spiegano al Comando provinciale - è frequentemente oggetto di interesse della criminalità organizzata"

Alcol puro, 60 bottiglie con contrassegni falsi di assolvimento dell’accisa ed etichette commerciali contraffate di due noti distributori nazionali. E’ l’esito di un sequestro compiuto a Termoli dalla Guardia di finanza, dopo appostamenti e pedinamenti. Le bottiglie erano state messe in vendita senza la prescritta documentazione, ad ulteriore riprova della provenienza illecita.

Ma le indagini non sono chiuse, gli uomini delle Fiamme gialle – infatti – sono al lavoro per individuare il canale di proveninenza dell’alcol, spesso strumento di guadagni illeciti favorito dalle organizzazioni criminali. 

L’attività di servizio si inserisce nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, tra cui rientrano le frodi in materia di accise.

contrabbando alcol gdf

Queste condotte, oltre ad un evidente danno all’erario in termini di gettito impositivo, producono effetti  distorsivi anche alle regole della libera concorrenza. Ma soprattutto “questo settore merceologico – sottolinea una nota del comando provinciale delle Fiamme gialle – vista la notevole redditività dei prodotti commercializzati, risulta spesso oggetto di infiltrazioni della criminalità organizzata”.

Proprio per questo motivo, il contrasto ai traffici illeciti, con i conseguenti risvolti di natura economico finanziaria, si conferma obiettivo della “mission istituzionale” della Guardia di Finanza, a tutela dell’erario, dell’economia sana e delle imprese oneste, ma anche della salute e dei diritti dei  consumatori.

L’uomo a cui sono state sequestrate le 60 bottiglie è stato segnalato all’autorità giudiziaria di  Larino.

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