Caldo fuori norma

La crisi climatica si fa sentire: Agnone sospende l’acqua di notte e in campagna irrigazione a dicembre

Coldiretti Molise solleva l'allarme sul razionamento dell'acqua anche nei mesi teoricamente freddi, chiedendo interventi urgenti e sostenibili per affrontare i cambiamenti climatici

La crisi climatica si fa sentire, tanto che nelle campagne si deve ricorrere all’irrigazione anche a dicembre, teoricamente uno dei mesi più piovosi dell’anno. Una testimonianza evidente di quanto sia difficile adattarsi al cambiamento climatico è emerso nel Comune di Agnone, candidata a diventare la “capitale europea della cultura nel 2024”, che ha recentemente deciso di sospendere l’erogazione di acqua dalla mezzanotte alle sei del mattino nel tentativo di affrontare le crescenti difficoltà legate alla disponibilità idrica. Colpa anche di un caldo fuori norma che soprattutto nei giorni del Natale è stato evidente a tutti.

A lanciare un monito sulla situazione è Coldiretti Molise, l’associazione italiana degli imprenditori agricoli, che, basandosi sulla decisione di Agnone, solleva una serie di preoccupazioni in merito alla gestione delle risorse idriche. Il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, sottolinea l’urgenza di affrontare con determinazione il problema della riduzione di disponibilità di acqua, sia per usi agricoli che civili e industriali.

Assistiamo a cambiamenti climatici che ci stanno abituando ad annate sempre più secche, con poche nevicate ed eventi atmosferici estremi“, afferma Ascolese. “Il dilavamento dei terreni, danni alle colture e il dissesto idrogeologico sono solo alcune delle conseguenze di questa situazione, aggravate anche dalla fatiscenza delle reti idriche che causano una dispersione eccessiva di acqua”.

natale in spiaggia

 

Coldiretti, da tempo, promuove politiche di razionalizzazione dell’uso dell’acqua, proponendo la creazione di piccoli invasi a livello nazionale. Questi invasi potrebbero fungere da riserve strategiche in periodi di siccità, garantendo un approvvigionamento stabile per usi civili, industriali e agricoli. Un punto cruciale in questa proposta è il ruolo dei Consorzi di Bonifica, organizzazioni che svolgono un ruolo chiave nella distribuzione dell’acqua a scopo irriguo e nella tutela del territorio.

In Molise, il Consorzio del Basso Molise, derivato dalla fusione dei Consorzi di Larino e Termoli, affronta gravi difficoltà finanziarie, con un debito di oltre 20 milioni di euro e la mancanza di un Piano di risanamento. Ascolese sottolinea l’importanza di interventi tempestivi ed efficaci da parte della nuova classe dirigente regionale per garantire un utilizzo corretto delle risorse idriche.

La chiamata di Coldiretti Molise riflette la necessità di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico con azioni concrete e soluzioni innovative. La gestione sostenibile delle risorse idriche diventa essenziale per proteggere non solo l’agricoltura ma anche l’intera comunità, ponendo l’attenzione su strategie a lungo termine per garantire la sicurezza idrica in un contesto sempre più mutevole.

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