Dopo il tragico incidente avvenuto lunedì pomeriggio sulla statale 16 in territorio di Petacciato e costato la vita al piccolo Flavio Cistullo, 13 anni, i veicoli coinvolti – 3 auto e l’autobus di linea della Sati – sono stati sottoposti a sequestro. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Larino al momento non ha una ipotesi precisa di reato e tantomeno ci sono iscritti sul registro degli indagati perché bisogna ancora ricostruire con precisione la catena degli eventi e verificare se dietro la tragedia ci siano state delle responsabilità umane anche per quanto riguarda il mancato rispetto del Codice stradale.
La Polizia Stradale della Questura, arrivata da Campobasso, ha fornito al sostituto procuratore incaricato una relazione informativa con i primi accertamenti svolti sul posto nel pomeriggio di ieri, e protrattisi fino a tardi.
Non ci sarà autopsia sul corpicino di Flavio: non è stata ritenuta necessaria in quanto nella immediatezza della morte è stata effettuata una ricognizione cadaverica da parte del consulente tecnico della Procura di Larino che ha già depositato le risultanze dell’esame.
Da capire bene l’esatta dinamica dell’incidente e il ruolo dell’auto che avrebbe superato altri veicoli innescando la carambola, conferma la procuratrice di Larino Elvira Antonelli che però non è la titolare della indagine avviata.
Intanto si attendono ulteriori notizie sulle condizioni del padre della vittima, trasferito nella notte al Cardarelli dal San Timoteo, dove le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi. La speranza naturalmente è che possa farcela: è questo l’auspicio della Procura e di tutta la comunità termolese vista l’incertezza sulle condizioni cliniche del 54enne Riccardo Cistullo.
La salma del bambino è stata restituita alla famiglia e il funerale ci dovrebbero essere pertanto a breve.