Corsa ai biglietti

“I senza appello” sono uno spasso: fanno sold-out al Savoia con “Ci vediamo in tribunale” e replicano il 22 dicembre

La commedia rivelazione della stagione tornerà a grande richiesta. E' la quinta volta che la compagnia teatrale di avvocati e magistrati sale sul palco del teatro campobassano. Dopo il grande successo di "Processo alle favole", è la volta di una nuova ed esilarante commedia

Torna a grande richiesta del pubblico “Ci vediamo in tribunale”, il nuovo successo teatrale della compagnia de “I senza appello” composta da avvocati e magistrati con la passione per la recitazione. Che, tramite la recitazione, portano in scena momenti di vita quotidiana vissuti nelle aule di un tribunale.

Dopo il tutto esaurito di ieri sera – 11 dicembre – la compagnia, a grande richiesta, tornerà sul palco del Savoia il prossimo 22 dicembre per andare incontro ai tanti spettatori ed estimatori che non hanno trovato i biglietti per la prima serata.

Senza Appello
Senza Appello
Senza Appello
Senza Appello

Reduci dello straordinario successo “Processo alle favole” che ha appassionato adulti e giovanissimi delle scuole e che per cinque volte li ha portati a calcare la scena del teatro campobassano, gli attori ‘togati’ continuano a raccogliere consensi e successi. Capaci di unire messaggi di legalità alla giusta dose di ironia e spensieratezza. E dunque, anche per il 22 dicembre, già si respira profumo di “tutto esaurito”.

“Abbiamo deciso di tornare in scena con un’altra delle nostre commedie particolarmente riuscita e apprezzata dal pubblico – ha detto l’avvocato Fabio Albino – Sono contento perché stiamo facendo un percorso di crescita importante che ci permette di arrivare al pubblico capace di identificarsi nelle scene che raccontiamo”.

“Ci vediamo in tribunale” si sviluppa in tre parti. La prima: racconta di un testimone che vuole parlare a tutti costi in udienza. L’avvocato però lo mette in grosse difficoltà e da testimone finisce per essere imputato.

La seconda: racconta “a modo nostro” Wanna Marchi e le santone. La terza ed ultima parte: “32 dicembre”, prendendo spunto da Luciano De Crescenzo. Ma senza spoilerare e togliere il gusto della sorpresa basta dire che si tratta di tre vicende che in un’aula di tribunale possono capitare a tutti e per le quali ogni avvocato inventerebbe le cose più assurde pur di difendere gli imputati. Insomma, una serata da non perdere.

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