Confermato aumento irpef

Bilancio in rosso per 560 milioni: “Capire quanto è colpa dello Stato”, proposta bocciata

Respinta la pregiudiziale di Massimo Romano che chiedeva di distinguere quanto del debito è dovuto a colpe regionali a quante a responsabilità della gestione commissariale della sanità

Il consiglio regionale ha respinto la richiesta di pregiudiziale presentata questa mattina 12 dicembre in apertura della seduta sull’approvazione del Bilancio dal consigliere di minoranza Massimo Romano che chiedeva di rinviare le discussioni per approfondire quanto del disavanzo del Bilancio regionale da 562 milioni di euro sia imputabile alla Regione Molise e quanto invece alla gestione commissariale della sanità che va avanti da 14 anni e che evidentemente non ha portato risultati né in termini di servizi sanitari né tantomeno di miglioramento dei conti pubblici.

“Chiedo di differire gli argomenti verificando quanto dei 560 milioni e oltre di disavanzo sono imputabili alla sanità perché in quel caso deve farsene carico lo Stato” ha detto Romano. L’esponente di Costruire Democrazia ha poi chiesto quanto la Regione abbia speso in questi anni per gli advisor finanziari che avrebbero dovuto migliorare i conti pubblici.

Dalla minoranza è arrivato il sostegno della consigliera del Partito Democratico Micaela Fanelli che ha dichiarato di voler capire “perché il Molise ha trattamenti differenziali peggiori rispetto ad altre regioni e perché non si può aprire una questione riguardo ai redditi delle famiglie”. In seguito Fanelli ha aggiunto: “Noto una rassegnazione generalizzata all’aumento delle tasse, cosa che altre Regioni hanno respinto al mittente”.

Dalla maggioranza sono intervenuti diversi esponenti, ognuno dei quali ha respinto anche se con motivazioni diverse la pregiudiziale di Romano. “Sospendere il bilancio è improponibile” ha dichiarato subito l’assessore Michele Iorio che però ha precisato: “Non è errato guardare alle ragioni del disavanzo e alle difficoltà avute nell’approvare il bilancio”.

Differente invece la posizione presa dall’altro assessore Michele Marone che ha preso le parti del governo in seguito allo stanziamento di 40 milioni in favore del Molise, e interventi di contrarietà sono stati illustrati anche dai consiglieri Vincenzo Niro e Massimo Sabusco mentre la parola fine con la dichiarazione di voto contrario è giunta dal vicepresidente Andrea Di Lucente, in sostituzione del presidente Francesco Roberti che risulta ancora convalescente dopo un’operazione cardiaca e al quale sono stati inviati gli auguri di pronta guarigione sia dalla minoranza che dalla maggioranza.

Gianluca Cefaratti

In sostanza quindi la discussione e l’approvazione del bilancio è andata avanti, con un piano di rientro che vede come data ultima il 2051 (quasi in 30 anni) cominciano con l’approvazione dell’aumento dell’aliquota Irpef che la Giunta regionale aveva già varato nelle scorse settimane e che prevede dal 1 gennaio 2024 l’aumento dell’imposta regionale sulle persone fisiche per i redditi sopra i 28.000 euro.

“L’aumento non è stato fatto a cuor leggero, ma è un primo passo per far quadrare i conti” ha affermato l’assessore regionale al Bilancio, Gianluca Cefaratti. “Però da questo Governo è arrivato un aiuto che negli ultimi anni non era mai stato dato. Il nostro impegno è dare un futuro a questa Regione“.

commenta