Consiglio comunale campobasso

Ancora tagli sui collegamenti ferroviari con Roma, Napoli e Termoli: “Invertire la rotta”

Mozione di Pd e Sinistra per Campobasso contro l'ipotizzato definanziamento del trasporto su rotaia: Regione Molise sta per rinnovare il contratto con Trenitalia e si prevede una nuova stangata sui pendolari che già patiscono le carenze di un servizio da terzo mondo. "Servono ulteriori risorse per aumentare il numero delle corse"

Una mozione per scongiurare i tagli al trasporto ferroviario è stata presentata il 29 dicembre dai consiglieri comunali del Pd e di Sinistra per Campobasso (Antonio Battista, Bibiana Chierchia, Stefano Ramundo e Giose Trivisono): “Le nostre linee potrebbero essere  interessate da pesantissimi tagli che riguarderanno i collegamenti per Roma e Napoli e la chiusura definitiva dei collegamenti con Termoli” scrivono in una nota inviata al termine della seduta consiliare.
Secondo i quattro esponenti della minoranza sarebbe opportuno che il sindaco e presidente del Consiglio facessero sentire la propria voce contro il previsto definanziamento che potrebbe trovare presto applicazione nel nuovo contratto che la Regione Molise si appresta a firmare con Trenitalia.
Una sciagura per i pendolari che già patiscono per un servizio carente peggiorato da quando sono cominciati i lavori per l’elettrificazione delle linee regionali: ora i collegamenti con Roma, Napoli e la costa adriatica rischiano un ulteriore impoverimento.
“D’altra parte – scrivono i quattro consiglieri – abbiamo un classe dirigente che gestisce i nostri ospedali ma si fa curare fuori dal Molise e, dunque, non ci si stupisce che da Lotito in giù (in termini istituzionali) del nostro trasporto ferroviario nessuno se ne curi. La Regione Molise prende decisioni penalizzanti mentre si parla (chiacchiere) di rilancio dei territori e delle aree interne. Diventa addirittura ridicolo stupirsi di fronte a problemi come lo spopolamento, il calo demografico, l’assenza di servizi e il calo occupazionale. La riduzione dei servizi andrà ad inserirsi in un contesto infrastrutturale  indecente con i territori già privi di collegamenti stradali degni dei tempi che viviamo e che i tagli oltre a ridurre i collegamenti tra le realtà regionali avranno ricadute sui  rapporti con le popolazioni  dei contesti regionali confinanti e la regione risulterà  sempre più distante dalla possibilità anche di un utilizzo  soddisfacente dei collegamenti ferroviari ad alta velocità”.
Facile immaginare le conseguenze: “Ci saranno  contraccolpi sulle sistema formativo, universitario e scolastico in generale, sul già  poverissimo sistema turistico regionale, sull’invecchiamento della popolazione causato dalla  ulteriore marginalizzazione delle nostre aree che accelererà la fuga dei giovani disincentivati ad ogni iniziativa su un territorio sempre più povero di servizi. Oggi (ieri per chi legge, ndr) in Consiglio Comunale di Campobasso abbiamo chiesto con un documento (primo firmatario Antonio Battista) che il definanziamento sul sistema ferroviario regionale non trovi realizzazione ma anzi si siano ulteriori risorse per aumentare il numero delle corse anche in considerazione degli stanziamenti in spesa sulle tratte ferroviarie regionali che diversamente risulterebbero vanificati.  Ai Parlamentari eletti nella regione Molise (anche a quelli che in Molise non vivono) abbiamo chiesto iniziative che sollecitino  il Governo a ripianare il deficit regionale nel settore trasporti.  Anche il Molise vuole vivere”.