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Altilia diventa a pagamento, dal 2 gennaio l’ingresso al Parco costerà dieci euro

Resta gratuito per bambini e ragazzi fino a 18 anni, nel costo del ticket anche l'accesso al Museo della città e del territorio

Dal 2 gennaio prossimo l’ingresso al parco archeologico di Sepino sarà a pagamento. Il biglietto costerà dieci euro, potranno entrare gratuitamente bambini e ragazzi fino a 18 anni mentre verseranno un contributo di due euro coloro che hanno tra 18 e 25 anni. E’ prevista, inoltre, l’attivazione di una carta fedeltà che al costo di 20 euro consentirà l’accesso all’area archeologica per 365 giorni l’anno. Numerose sono inoltre le gratuità previste dal Ministero della Cultura per agevolare il più possibile l’accesso dei cittadini al patrimonio (https://www.beniculturali.it/agevolazioni).

Sono queste le principali novità adottate dal nuovo direttore Enrico Rinaldi che meno di un anno fa aveva anticipato proprio a primonumero la sua intenzione di voler far pagare un biglietto per Altilia.

Increduli fino a oggi sono stati i visitatori di fuori regione che arrivavano nel sito e potevano ammirare la bellezza dell’antica città romana senza sborsare un centesimo. Dal 2 gennaio, però, sarà una eccezione riservata a particolari giornate, come, per esempio, quella del 1 gennaio 2024, con i musei e luoghi della cultura visitabili gratuitamente. Anche Saepinum, infatti, si adegua al trend nazionale nel tentativo di emanciparsi dall’esclusivo sostegno statale per seguire, più concretamente, una autonomia contabile e finanziaria riconosciuta al Parco.

Il direttore Rinaldi in una recente intervista alla Tgr Molise ha evidenziato che il biglietto costerà la metà di quanto pagherebbe un turista per entrare in altre area archeologiche di pregio come quella di Pompei, Ostia antica o al Colosseo. Inoltre nei 10 euro del ticket è previsto anche l’accesso al Museo che fino a oggi costava quattro euro o in particolari zone del sito come la Casa lunga.

L’acquisto del biglietto sarà possibile direttamente recandosi a Sepino dove ci saranno due biglietterie (nell’area uffici
di Porta Terravecchia e presso il Museo della città e del territorio) e personale deputato alle verifiche sui possessori (i varchi di accesso sono più di uno e l’area, oltre ad essere vasta, non è tutta completamente chiusa e monitorata). L’acquisto sarà consentito anche tramite app museiitaliani.it previa registrazione.

“Dalla sua effettiva entrata in funzione – leggiamo nel comunicato del direttore Rnaldi -, grazie all’abnegazione e all’impegno quotidiano del personale tecnico-scientifico e amministrativo, alla dedizione e alla gentilezza del personale di accoglienza e vigilanza, il Parco sta portando avanti molte sfide, tra cui il ripristino del decoro, la cura del verde e del patrimonio archeologico e architettonico, la creazione di un’immagine coordinata, eventi e strategie di promozione e comunicazione, attività di ricerca e studi di fattibilità legati all’accessibilità esterna e interna del Parco, progetti di valorizzazione che faranno di Sepino un luogo inclusivo attento alle esigenze e ai linguaggi di tutti i diversi pubblici. L’istituzione di un biglietto di ingresso, oltre a riconoscere lo straordinario valore storico-archeologico e culturale del sito, consentirà al Parco archeologico di Sepino di allinearsi ai luoghi di eccellenza che compongono il complesso e articolato sistema museale nazionale e di adeguarsi agli standard europei, consentendo di contribuire in parte al mantenimento del sito e al miglioramento dei servizi al pubblico”.

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