L'altra emergenza

Venti di uragano, ancora decine di paesi senza corrente. Migliaia di richieste di aiuto, malati a rischio

Attivato il Centro Coordinamento Soccorsi dalla Prefettura di Campobasso che segue da quasi due giorni tutte le richieste di decine di sindaci della provincia: "Stiamo lavorando senza sosta e in molti casi i tecnici sono riusciti a ripristinare il servizio. Alcuni punti purtroppo sono di più difficile risoluzione ma gli operatori sono al lavoro per riportare l'energia elettrica nelle case il prima possibile"

I venti di uragano che la notte tra giovedì e venerdì hanno travolto la regione (perlopiù la provincia di Campobasso e il Basso Molise) hanno causato guasti importanti alle centraline dell’Enel.

Pali caduti, fili divelti sono la causa principali dell’interruzione di energia che da quasi 48 ore riguarda decine di comuni. E i sindaci, sommersi dalle richieste di aiuto della popolazione, hanno fatto fronte comune con la Prefettura di Campobasso che già nel pomeriggio di venerdì – 3 novembre – ha attivato il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) per dare una risposta a quelle che sono state 6mila richieste di intervento.

In alcuni paesi si sta lentamente ritornando alla normalità, ma in molte contrade di altri comuni (Petacciato, Santa Croce di Magliano, Guardiaregia, Palata e in zona Sinarca tra Termoli e Guglionesi) centinaia di famiglie sono ancora isolate e in molte ci sono bambini e persone malate che dell’elettricità non possono fare a meno.

La Prefettura di Campobasso è incessantemente al lavoro con gli operatori disseminati su tutto il territorio che sono al lavoro per riportare quello che è un servizio pubblico essenziale, in tutte le abitazioni.

Il prefetto, al riguardo, ha chiesto ed ottenuto il supporto esterno di altri tecnici proprio per velocizzare i tempi di ripristino della rete.

Sono ancora un centinaio i punti da riattivare: “Ce la stiamo mettendo tutta – rassicurano dalla Prefettura di Campobasso –. Monitoriamo tutte le situazioni minuto per minuto e veicoliamo tutte le richieste. Si tratta purtroppo di un’emergenza che riguarda un po’ tutti i comuni del Molise, anche se una ventina sono quelli maggiormente colpiti. Al momento sono rimasti ancora pochi punti, particolarmente difficili a causa dei danni subiti”.

Nella peggiore delle ipotesi, la situazione potrebbe tornare alla normalità in tarda serata. Certo è che sono al lavoro decine di uomini sia sull’alta che sulla bassa tensione. E sono operazioni che richiedono, purtroppo, la massima attenzione. Le famiglie più esasperate da queste ore di “buio” lamentano la mancanza di “interventi tampone per permettere ai cittadini, almeno quelli più a rischio come le persone malate o allettate, di affrontare l’emergenza. Abbiamo casi di frigoriferi che contengono farmaci, di macchine utilizzate per la terapia domiciliare dei disabili allettati. Non mettiamo in dubbio la buona volontà di sindaci e prefettura ma ci chiediamo: perché non chiedere l’intervento, magari con il contributo della protezione civile, con rigeneratori di corrente nei casi più delicati?”.

Al momento si lavora instancabilmente in tutte le postazioni disalimentate con l’auspicio che nelle prossime ore l’emergenza rientri.

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