Pozzo Dolce è stato posto sotto sequestro al termine del lungo sopralluogo della polizia, della scientifica e del nucleo investigativo dei vigili del fuoco, al quale ha partecipato il procuratore capo di Larino Elvira Antonelli. La salma dell’uomo, trovato carbonizzato nella baracca bruciata dalle fiamme, è stata recuperata nella serata di ieri intorno alle 22 e trasferita nel obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli, a disposizione della magistratura. Probabile l’esame autoptico che dovrebbe essere disposto nelle prossime ore ed effettuato in Abruzzo.
Secondo quanto si è appreso la vittima, probabilmente un senzatetto che aveva trovato riparo all’interno della baracca contro il freddo di questi giorni, è stata trovata completamente carbonizzata, con indumenti irriconoscibili e senza segni particolari, ad eccezione di una catenina d’oro al collo risparmiata dalle fiamme. Questo sta rendendo complesse le operazioni di identificazione: la vittima non ha ancora un nome. E’ stata fornita alla polizia una lista di nominativi da parte dei volontari di associazioni locali che erogano pasti e danno aiuto ai poveri che vivono nella zona.
La scoperta è stata fatta dai Vigili del Fuoco di Termoli che, arrivati intorno alle ore 18 per spegnere l’incendio segnalato da residenti e cittadini nel cuore della città, hanno scoperto il cadavere e immediatamente hanno chiamato la Procura e la Polizia di Stato. Sul caso è stata aperta una indagine che al momento non esclude alcuna ipotesi, nemmeno la pista dell’omicidio. L’uomo potrebbe essere stato già deceduto quando le fiamme hanno avvolto la baracca e questo spiegherebbe perché non ha cercato di fuggire e non ha chiesto aiuto.