Casacalenda

Palestra crollata, un’alunna dell’epoca: “Passatevi una mano sulla coscienza”

Quando è stata inaugurata quella palestra che è crollata stanotte, lei c’era. Quello, oltre 15 anni fa, fu un giorno di gioia. Oggi invece è un giorno di amarezza. Lo testimoniano le parole di un’alunna dell’epoca della scuola di Casacalenda, Francesca Mastrovito, che ha condiviso il suo pensiero con un post Facebook che pubblichiamo.

 

In seconda elementare, il 12 gennaio 2008, ho mantenuto il nastro tricolore durante l’inaugurazione della palestra antisismica della mia scuola. Di quella mattina ricordo la gioia di noi bambini, che finalmente avevamo una palestra abbastanza grande per correre e giocare. Ricordo addirittura che l’anno precedente, all’inizio dei lavori, le maestre ci portarono tutti nel cortile per farci vedere il martello pneumatico e le piccole ruspe con cui stavano buttando giù un muretto per fare spazio.
Sono passati soltanto 15 anni da quel giorno e stanotte il vento forte ha spazzato via (in parte) la culla dei miei ricordi: le recite, il minivolley, le ore di ginnastica, il tempo passato con i miei amici.
È incredibile che soltanto tre giorni fa sulle bacheche di tutti noi sono stati ricordati i bambini di San Giuliano. Venti anni in cui tutti noi rivolgiamo a loro un pensiero “per non dimenticare”.
Ma io mi chiedo: quanti di “coloro che possono fare la differenza” hanno realmente ascoltato le parole di quella mamma straziata, che nel 2002 chiedeva di costruire scuole più sicure per i nostri bambini? Quante volte ancora avete intenzione di assistere a un corteo di bare bianche per le vie dei vostri paesi?
Quanto accaduto stanotte è uno schiaffo morale alla memoria del Preside Licursi – a cui è intitolata la palestra – che con tanto impegno ha cercato di costruire una ‘cultura della sicurezza’ nel mondo della scuola. “I care sempre”, diceva.*
Seicentoquaranta Mila euro è all’incirca la cifra che è stata stanziata dalla Regione Molise nell’ambito dei fondi per il terremoto.* Io non sono un’ingegnere, non ho idea di come si costruisca un edificio ma è necessario prendere atto del fatto che una palestra antisismica che viene buttata giù dal vento sia stata costruita con i mattoncini Lego, evidentemente.
Abbiate un po’ di rispetto per chi come me – la generazione terremoto – non ha mai frequentato una scuola “vera”, fatta di mattoni invece che in legno o in situazioni di fortuna. Passatevi una mano sulla coscienza e costruite edifici sicuri!
È una fortuna che sia accaduto di notte e che non ci fossero i bimbi presenti!

*fonte dei dati: “Una palestra in ricordo del preside” – santacroceonline.com (Quotidiano del Molise – Fabrizio Occhionero)

 

Francesca Mastrovito

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