La palestra crollata a Casacalenda durante la notte diventa oggetto di una indagine della procura della Repubblica di Larino. Dai vertici dell’ufficio giudiziario frentano si apprende infatti che la procura aprirà un fascicolo contro ignoti una volta che l’informativa dei carabinieri con le risultanze tecniche dei sopralluoghi e le schede di costruzione della struttura di via De Gasperi, sede dell’infanzia e della primaria, arriveranno sulla scrivania del procuratore capo di Larino Elvira Antonelli. Anche il Comune di Casacalenda, con la sindaca Sabrina Lallitto, conferma che sarà presentato un esposto. “Quanto accaduto è un fatto gravissimo – dichiara la sindaca del paese – e se ci fosse stati bambini lì dentro cosa sarebbe accaduto?”.
L’obiettivo dell’inchiesta della procura di Larino, competente per territorio, è accertare l’esistenza di eventuali responsabilità umane dietro il crollo parziale di una struttura che era stata inaugurata nel gennaio 2008 in pompa magna, come auspicio per la stagione di rinnovata sicurezza degli edifici scolastici del Molise dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia, costata la vita a 27 alunni e alla loro maestra.
Foto da SantaCroceOnLine
La palestra che durante la notte è stata sventrata come un castello di carte in una delle sue pareti laterali era stata realizzata cinque anni dopo la costruzione della scuola dell’infanzia ed elementare in prefabbricato, 7 anni dunque dopo il terremoto di San Giuliano. L’edificio, intitolato all’ex preside Pasquale Licursi, è stata progettato dai tecnici dell’ex ufficio sisma di Casacalenda e realizzato da una impresa molisana ed è costata 640mila euro. La palestra è collegata alla scuola da un tunnel coperto e fa parte chiaramente dello stesso Istituto omnicomprensivo di Casacalenda, il ‘Silvio di Lalla’.
Dai vertici dell’ufficio giudiziario di Larino non si sbilanciano, ma è evidente che al vaglio ci sarà anche la violenza dell’evento atmosferico e l’accertamento del ruolo che ha giocato rispetto a quanto accaduto. Stanotte, ricordiamo, su gran parte del Molise e in modo particolare proprio nell’area frentana e nel comune di Casacalenda ha spirato un vento con raffiche superiori ai 140 km orari, classificato secondo la scala Beaufort come evento da uragano. Accertare cosa sia accaduto è fondamentale anche per l’amministrazione comunale del paese. Il sindaco Sabrina Lallito lo ha detto subito e in serata, dopo una giornata passata tra tecnici e ingegneri e carabinieri, lo ripete. “Cosa sarebbe accaduto se lì dentro ci fossero stati i bambini? In ogni caso – sintetizza – noi presenteremo un esposto alla Procura”.
Al di là delle denunce di parte tuttavia la procura di Larino ha già deciso di indagare d’ufficio su quanto si è verificato. La parete infatti si è sbriciolata ed è venuta giù come sotto l’effetto di una pallonata. L’opinione pubblica è particolarmente colpita proprio perché l’episodio si è verificato a neanche tre giorni dal ventunesimo anniversario del crollo della scuola Jovine a San Giuliano di Puglia. Nell’occasione erano stati anche ufficializzati i dati sulla sicurezza degli edifici scolastici nel Molise, ben più alta della media nazionale. Quasi tutti gli esponenti politici a qualsiasi livello avevano ammesso sollievo rispetto ai grandi passi in avanti compiuti in questi due decenni sotto il punto di vista della sicurezza delle scuole.
“Quello che è accaduto è uno schiaffo morale alla memoria del preside a cui è intitolata la palestra ed è anche un avvertimento per mettervi una mano sulla coscienza”. Questa la sintesi di una lunga testimonianza che ha deciso di affidare ai social una ex alunna proprio di quella scuola.