Mozione pd

Contro la violenza sulle donne il piccolo Molise può e deve fare la sua parte: “La rivoluzione culturale parte dal confronto”

Alessandra Salvatore, capogruppo del Pd in Regione, ha presentato e illustrato una mozionecon la quale si chiede l'impegno ad aprre una sessione di bilancio dedicata al tema, per un approccio condiviso al fenomeno a livelli diversi e a medio termine.

La violenza contro le donne, che inizia con la discriminazione e con ‘tu stai zitta che non capisci niente’ e può culminare con l’omicidio, è al centro di una mozione presentata dalla capogruppo del Partito Democratico in Regione, Alessandra Salvatore. Questa mattina a Palazzo D’Aimmo, affiancata dalla consigliera Michela Fanelli, ha illustrato il documento il cui principale obiettivo è aprire una sessione di bilancio sulle questioni di genere, facendo in modo che proprio il Molise, regione di dimensioni più contenute e per questo dove le relazioni sono più facili e la ‘sinergia’ un percorso praticabile, possa avviare un costante momento di ascolto e confronto per mettere in atto azioni coordinate contro la violenza e i femminicidi.

Alessandra Salvatore sottolinea che “i femminicidi sono la punta dell’iceberg di un fenomeno che coinvolge tutti, e di fronte al quale non si può più fare finta di niente. E’ diventato improcrastinabile affinare gli strumenti a disposizione per avviare una rivoluzione culturale che parta dai pensieri e dalle parole, portando a modificare comportamenti e atteggiamenti”. La mozione propone l’educazione all’empatia, alle relazioni sane, al rispetto, oltre a una corretta informazione e utilizzo del linguaggio, insieme alla tutela delle vittime e alla repressione dei responsabili.

Il veicolo per arrivare a risultati concreti è rappresentato da una convergenza di pianificazione e strumenti condivisi, attraverso i quali la Regione può contribuire a dare risposte sia in termini di coordinamento e ascolto che di programmazione, anche utilizzando i Fondi Ue da destinare ai centri antiviolenza e a percorsi di sostegno alle vittime. “Questa mozione va oltre l’urgenza del momento, perchè praticamente ogni donna ha vissuto situazioni di prevaricazione” evidenzia Alessandra Salvatore, proponendo l’apertura di una sessione di bilancio sulla questione di genere per favorire la discussione e l’azione in Molise.

Il dramma delle violenze e dei femminicidi – si legge in premessa – irrompe quotidianamente nella cronaca italiana e molisana, restituendo un quadro di gravità e diffusione tale da richiedere oltre alle manifestazioni alle iniziative di sensibilizzazione, attività ed interventi strutturali mettendo in piedi azioni preventive e di contrasto a molteplici livelli e a medio e lungo termine”.

La mozione impegna il Presidente e la Giunta, insieme a figure istituzionali come la consigliera di parità, la presidente della commissione regionale per le pari opportunità e i coordinatori degli ambiti territoriali sociali, a convocare una piattaforma programmatica. Questo con l’obiettivo anche di indirizzarla al legislatore nazionale, coinvolgendo diversi soggetti per elaborare una convergenza di approccio al fenomeno. L’idea è quella di far sedere insieme figure diverse accomunate dalla volontà di fronteggiare e arginare la violenza, come il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, il rettore dell’Università degli Studi del Molise, il presidente dell’ordine degli psicologi, dell’Ordine degli assistenti sociali, il consiglio dei medici, l’ordine dei giornalisti, i consiglieri di parità, la magistratura (attraverso i procuratori e il procuratore del tribunale per i minori), i questori, i vari esponenti delle forze di polizia, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

 

La consigliera Michela Fanelli ha aggiunto che iniziative di questo tipo “servono anche a fronteggiare lo spopolamento, poiché nelle aree interne un basso tasso di occupazione femminile è correlato a un aumento dello spopolamento. Gli indirizzi programmatici presentati al governatore Roberti rappresentano quindi una leva su cui lavorare, nel tentativo di evitare una moria di residenti che sembra inarrestabile”.

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